Pia Locatelli n° 3 / Luglio 2013




Elezioni europee. Mozione candidati PSE, tocca al PD scegliere.

18 luglio Una mozione per impegnare il governo a recepire una raccomandazione della Commissione europea che invita i partiti e i parlamentari ad indicare il proprio candidato e la 'casa europea' alla quale intendono appartenere in vista delle Europee del 2014. L'ha presentata il Psi che ha gia raccolto le firme dei suoi parlamentari, di alcuni esponenti del Pd e di Sel. "Nelle schede elettorali potrebbe finalmente essere scritto il partito europeo di riferimento - ha spiegato  in conferenza stampa a Montecitorio Riccardo Nencini, assieme ai parlamentari socialisti. "E' una proposta che ha una valenza politica: un tetto europeo puo' servire a costruire una casa progressista in Italia". 
il testo della mozione
 

Approvato il documento sulla politica europea di vicinato, UE non tagli i fondi e vigili sui diritti umani.

16 Luglio “Il governo si impegni a sostenere in sede europea l’esigenza di conservare alla PEV il quadro finanziario previsto per il periodo 2014-2020, esentandolo dai tagli che colpiranno le relazioni esterne, e vigili affinché sia assicurata una attenzione prioritaria alla tutela dei diritti umani, alla libertà di espressione, di associazione e di riunione, alla libertà religiosa, al ruolo della società civile e dei sindacati nonché alla discriminazione culturale e sociale”. Queste alcune delle priorità elencate nel documento sulla Politica europea del vicinato redatto da Pia Locatelli e approvato all’unanimità dalla commissione Esteri della Camera. Leggi il documento
 

Caso Shalabayeva. Valutare conseguenze di comportamenti a dir poco anomali.

16 luglio Signor Presidente, signor Ministro, la relazione che ci ha letto racconta questa vicenda come se fosse una vicenda di ordinaria amministrazione; invece, è tutto fuorché ordinaria, compresa la rapidità della procedura di espulsione: un record assoluto, quanto ai tempi. È una vicenda incredibile ! Il primo aspetto incredibile è: quaranta persone per catturarne una.
Non trovano questa persona e allora prelevano la moglie e la figlia: come a dire che l'uno vale le altre, ma il problema è che, forse, le altre sono utilissimo strumento di pressione proprio perché non si è trovato l'uno. Di questa vicenda voglio sottolineare l'anomalia, la grave anomalia dei comportamenti, sia della parte italiana sia della parte kazaka.
continua a leggere o guarda il video dell'intervento in aula

 

Caso Shalabayeva. L’Italia richiami l’ambasciatore in Kazakistan.

16 luglio “Il Ministro degli Esteri intraprenda tutte le iniziative necessarie per porre rimedio agli errori commessi, a partire dal richiamare, per consultazioni, il nostro ambasciatore in Kazakistan, fino a quando non sarà consentito alla signora Shalabayeva e a sua figlia il rientro in Italia o in un altro Paese a sua scelta, sollecitando gli altri paesi europei a una analoga iniziativa”.
Così Pia Locatelli, presidente del gruppo Misto in Commissione Esteri nel corso del question time sulla vicenda kazaka. “Come è stato possibile – chiede la parlamentare socialista - . che uno Stato straniero abbia esercitato una tale pressione, che ha portato a un’espulsione in tempi da record, senza che i Ministeri competenti, Esteri e Interni, ne fossero a conoscenza e senza che vi sia stato il necessario coordinamento e il relativo scambio di informazioni.Inoltre è assai anomalo – ha concluso - che la  richiesta di rimpatrio in un Paese noto per il suo trattamento nei confronti dei dissidenti politici e l’esagerato dispiego di mezzi usati non abbiano fatto scattare nessun campanello di allarme”.

Aborto, il ritorno delle mammane.

15 luglio A Roma nel 2013 una ragazza di diciassette anni rischia di morire per un’infezione in seguito ad un aborto clandestino. Per 50 euro una coppia di nomadi elargiva consigli e pasticche per mettere fine a gravidanze indesiderate, come facevano le mammane nel secolo scorso. Una pratica, purtroppo, abbastanza diffusa tra il popolo nomade, dove madri spesso bambine partoriscono o abortiscono nel silenzio più totale senza rivolgersi quasi mai alle strutture pubbliche. continua a leggere sul blog Donne di Fatto

Calderoli inqualificabile, chieda scusa e si dimetta.

14 luglio "Le parole del senatore Calderoli nei confronti della ministra Kyenge nel corso della sua visita a Bergamo sono inqualificabili. I toni razzisti e insultanti, usati più volte da esponenti della Lega verso la Ministra, sono sempre inaccettabili, ma lo sono ancor di più se arrivano da un rappresentante delle massime istituzioni come è il vicepresidente del Senato". Lo affermano in una dichiarazione congiunta le deputate bergamasche Pia Locatelli e Elena Carnevali.
"Calderoli, le cui affermazioni contrastano nettamente con il calore e l'affetto con cui le cittadine e i cittadini bergamaschi hanno accolto Cecilie Kyenge, non rappresenta i sentimenti del Paese e del nostro Parlamento. Chiediamo quindi che presenti, oltre che le doverose scuse formali alla Ministra, le sue immediate dimissioni".

Agenda

venerdi 19 luglio ore18 
Sondrio sede PSI via Trieste 70 incontro pubblico su Politica, economia, riforme e... Enti Locali

www.psilombardia.it

mercoledì 24 luglio
Roma, Camera dei Deputati
conferenza stampa costituzione dell’intergruppo parlamentare “Salute globale e diritti delle donne”
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Attività svolta

proposte di legge, mozioni, risoluzioni, interpellanze, interrogazioni e interventi.
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i video degli interventi in aula sono disponibili sul canale youtube PiaLocatelliVideo