Pia Locatelli n°88


8 maggio 2015



FESTA  DELL' EUROPA
9 maggio
 
 
1950 / 2015 
9 maggio 1950 presentazione della Dichiarazione Schuman, che segna l'inizio del processo d'integrazione europea 
 
 
 
Violenza donne, finalmente il Piano ma coinvolgere le associazioni
7 maggio
 
 
“Dopo un anno e mezzo dall’approvazione della legge sul femminicidio abbiamo finalmente il Piano antiviolenza che è condivisibile nelle sue premesse e per aver accolto nella sua impostazione generale le linee guida della Convenzione di Istanbul”. Così Pia Locatelli ha commentato il via libera del Piano straordinario contro la violenza di genere.
“Detto questo - ha aggiunto - non mancano alcune perplessità: prima fra tutte il mancato pieno coinvolgimento delle associazioni femminili, che da anni si occupano della violenza sulle donne e da sempre sono interlocutrici privilegiate di chi della violenza è vittima. Senza il loro intervento, la loro esperienza e collaborazione piena e riconosciuta temiamo che le azioni del Piano porteranno risultati molto inferiori a quelli necessari ed auspicabili.
La seconda perplessità riguarda la raccolta dei dati che è fondamentale per fronteggiare il fenomeno. La gestione dei flussi non può essere improvvisata, per questo chiediamo che sia affidata all'Istat per competenza, per risparmio di spesa, ed anche per dare alle statistiche relative alla violenza la stessa ufficialità di quelle sul lavoro, sulla povertà, sui dati economici. L’ultima perplessità riguarda i fondi stanziati: 10 milioni di euro l’anno sono veramente troppo pochi e temiamo che vengano dispersi in troppi rivoli, lasciando ai centri antiviolenza solo le briciole. Il Piano è un buono strumento di partenza, ma sul quale c’è ancora molto da lavorare e da correggere”. 
 
leggi su Il fatto quotidiano 
 
 
Campo profughi Yarmouk, un corridoio umanitario per evitare un eccidio
6 maggio
 
“18 mila persone, per lo più donne ed anziani, di cui 3500 bambini e bambine, intrappolate nel campo profughi di Yarmouk dalle milizie del Daesh – e sono quelli che rimangono dei 160 mila residenti originari del campo – rischiano di essere sterminate. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio eccidio che, a differenza di quanto avveniva in passato, stiamo vivendo in diretta. Questa volta vediamo e sappiamo tutto in tempo reale e non possiamo restare a guardare”.  Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera per illustrare la mozione concernente iniziative in merito all'emergenza umanitaria relativa al campo profughi di Yarmouk, in Siria, con particolare riferimento alla situazione dei minori.
“Abbiamo apprezzato l'intervento immediato del Governo e del Ministro Gentiloni che hanno prontamente stanziato un milione e mezzo di euro per far fronte alla situazione, per garantire protezione, assistenza psicologica e sostegno umanitario ai minori del campo e per provvedere alla distribuzione di cibo, acqua, servizi sanitari alla popolazione. Prevedere aiuti economici, sanitari e psicologici e possibilità di iniziative di accoglienza di questi minori, con tutte le procedure rispettose delle regole del caso, è giustissimo. Il problema è che prima, però, bisogna liberarli questi minori, ricercando relazioni e collaborazioni con gli organismi internazionali e le associazioni che già operano in questo territorio, per l'attivazione, vorremmo poter dire immediata, ma non possiamo che poter dire appena possibile, di un corridoio umanitario ONU a Yarmouk che consenta di salvare almeno i bambini e le bambine, perché non possiamo restare fermi e assistere senza muovere un dito ad un altro eccidio”. 
 
Il video e il testo dell’intervento
 
 
Corea del Nord, diritti umani violati: la testimonianza di Shin Dong -Hyuk
6 maggio
 
Il Comitato permanente sui diritti umani, costituito in seno alla III Commissione Affari esteri, ha svolto l'audizione di Shin Dong-Hyuk, coreano del nord fuggito dopo anni di prigionia.
Nato in un campo di internamento da due prigionieri politici, dove imparò a sopravvivere con ogni mezzo, Shin Dong è una delle poche persone che sono riuscite a fuggire e che sono sopravvissute per raccontarlo.
La sua testimonianza, narrata nel libro autobiografico “Fuga dal Campo 14”, è stata raccolta dal Comitato permanente sui diritti umani nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla tutela dei diritti delle minoranze per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale.
 
 
 
Grazie alle forze dell'ordine, grazie ai milanesi e alle milanesi
5 maggio
 
“I fatti di Milano e il modo in cui le forze dell’ordine hanno saputo fronteggiare la protesta e arginare, contenendola, la minoranza facinorosa del black bloc, senza provocare morti o feriti tra i civili, perché qualche ferito tra i poliziotti invece c’è stato, sono la dimostrazione che si può gestire l’ordine pubblico senza violare le regole né calpestare i diritti umani”.
Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo alla Camera nel corso del dibattito in seguito all’informativa del Ministro dell’Interno Alfano.
“La reazione della cittadinanza milanese – ha aggiunto -  è stata pronta, fattiva, democratica, nonostante la loro città sia stata devastata in alcune parti e loro stessi abbiano subito danni a case, auto, attività commerciali: uomini e donne hanno preso le distanze dai black bloc e, in sintonia con le forze dell’ordine, hanno disinnescato possibili speculazioni non lasciando margini ad ambiguità. Con gesti spontanei, insieme umili e fattivi, come ripulire i muri e rassettare le strade, i e le milanesi si sono riappropriati della città, perché è cosa pubblica che appartiene a loro e pure a noi. Un senso civico esibito con orgoglio e un impegno diretto che è proprio di quel Dna che è milanese ma anche italiano, fatto di solidarietà e di rispetto della libertà, e segno di vicinanza alle istituzioni”.
 
Il video e il testo dell’intervento
 
 
Tunisia, risoluzione a sostegno della democrazia
5 maggio
 
E’ stata approvata in commissione Esteri una risoluzione a sostegno della democrazia tunisina “in quanto modello virtuoso di evoluzione pacifica dalla dittatura verso la democrazia e alternativo per le migliaia di giovani di tutti i Paesi della regione nordafricana e mediorientale rispetto all'opzione rappresentata dal fondamentalismo estremista”. Pia Locatelli, tra i firmatari della risoluzione, è intervenuta nel dibattito sottolineando come occorra sempre enfatizzare i successi che si sono registrati in una regione difficile, e la Tunisia rientra sicuramente fra questi, anche per il ruolo centrale che nella democratizzazione di quel Paese hanno avuto le associazioni e i movimenti delle donne. 
Nella risoluzione si impegna il Governo “a promuovere, di concerto con gli altri Paesi europei, una conferenza internazionale per gli investimenti in Tunisia, con l'obiettivo di rafforzare l'impegno nella lotta contro il terrorismo e per il consolidamento delle istituzioni e dell'economia tunisine; a promuovere l'attribuzione alla Tunisia dello «status avanzato» nel quadro della nuova politica europea di vicinato e dello status di Paese partner per la democrazia in sede di Consiglio d'Europa”.
 
Il testo della risoluzione
 
 
Cooperativa Terno d’Isola, gestione poco trasparente: intervenga il Mise
5 maggio
 
Nonostante le reiterate segnalazioni la Cooperativa di Consumo di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, risulterebbe da anni gestita in modo per nulla trasparente. A questo proposito Pia Locatelli ha presentato un’interrogazione alla Ministra dello Sviluppo Economico, informando che il 4 marzo 2015 è stata inoltrata  al Presidente, al Direttore e al Responsabile Revisioni della Confcooperative di Bergamo una articolata lettera, sottoscritta da un gruppo di soci, nella quale si denunciano le irregolarità consumate nella gestione della Cooperativa di Terno d’Isola e si auspica un appropriato intervento per il pronto ristabilimento di una corretta gestione finalizzata al pieno conseguimento degli obiettivi sociali. La lettera al momento non ha prodotto alcun effetto.
Nell’interrogazione si chiede alla Ministra di sapere “se la situazione rappresentata possa considerarsi eccezionale visto la rilevante presenza di Cooperative di piccole e medie dimensioni; se intenda disporre una verifica specifica e, nel caso venissero riscontrate le segnalazioni fatte, quali iniziative voglia assumere nei confronti dei responsabili del mancato controllo; se non ritenga utile una verifica più generale dell’operato delle Associazioni in merito alle attività di vigilanza; se non valuti necessario assumere iniziative di carattere legislativo per rivedere la norma che prevede di delegare l’attività di controllo alle Associazioni considerato che le stesse rappresentano le Cooperative e ciò determina un chiaro conflitto di interessi”.
 
Il testo dell’interrogazione
 
 
 




Ho sottoscritto l'appello "Salviamo il Burundi", a prima firma on. Lia Quartapelle, per evitare il precipitare della situazione politica del Paese in una spirale di violenza e dittatura che rischia di determinare una guerra civile
 
 
Ho sottoscritto la proposta di legge della on. Enza Bruno Bossio modificare quelle norme dell’Ordinamento Penitenziario (Art. 4 bis) che prevedono il divieto di concessione di ogni beneficio e misura alternativa alla detenzione ai condannati per taluni delitti definiti “ostativi” per il solo fatto della loro mancata “collaborazione”. In particolare, nel caso dei condannati all’ergastolo, si traduce in una vera e propria “pena di morte occulta”
 
 
AGENDA
 
9 maggio
Bergamo, ore 10.30 piazza Vittorio Veneto 
Giuramento dei cadetti della Accademia della Guardia di Finanza
 
13 maggio
Roma, Riunione intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis
 
 
 
Agenda dei lavori alla Camera 
attività dei lavori in aula e in commissione
 
 
Attività svolta
proposte di legge, mozioni, risoluzioni, interpellanze, interrogazioni e interventi.
 
i video degli interventi in aula sono disponibili sul canale youtube PiaLocatelliVideo
 
i lavori dell'Assemblea - Resoconti
 
 
 
 
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