mercoledì 5 Febbraio 2014

Valorizzazione colonia “Sciesopoli”


Atto Camera

 

Interrogazione a risposta scritta 4-03381

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 5 febbraio 2014, seduta n. 167

  LOCATELLI, QUARTAPELLE PROCOPIO, FIANO. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

la colonia montana «Sciesopoli», inaugurata a Selvino (BG) nel 1933, ha ospitato dal 1945 al 1948 circa 800 bambini e ragazzi ebrei, orfani, provenienti da tutta Europa e sopravvissuti ai campi di concentramento e di sterminio, in attesa di raggiungere la Palestina, allora sotto amministrazione mandataria britannica;

la colonia rappresenta uno dei più importanti insediamenti di profughi ebrei in Italia dopo la feconda guerra mondiale, al cui sostentamento ha contribuito la cittadinanza offrendo ospitalità e sostegno concreto; il comune di Selvino ha realizzato il gemellaggio con il kibbutz Tzeelim (Israele), dove buona parte dei bambini di Selvino confluì;

dopo aver ospitato, fino al 1984, un centro di accoglienza per minori disagiati, la struttura, ormai proprietà privata, versa oggi in uno stato di completo abbandono, nonostante rappresenti una testimonianza diretta della Shoah che andrebbe valorizzata sia a livello museale che di conoscenza diffusa;

un vasto complesso di associazioni sta lavorando per il recupero della memoria di «Sciesopoli» attraverso iniziative di studio, ricerca e divulgazione;

una petizione internazionale ha già, in meno di un mese, raccolto circa 3.000 adesioni «Perché duri la Memoria di Sciesopoli» e si realizzi a Selvino un Memoriale del «Bambini di Selvino»;

il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, servizio II, ha espresso un parere favorevole alla petizione «di cui si condividono gli assunti» –:

se il Governo intenda promuovere attività significative che diano risposte positive alla petizione;

se intenda fare da raccordo, per quanto di competenza, tra i diversi soggetti interessati (comitato promotore della petizione, enti locali, associazioni locali e dei sopravvissuti, comunità ebraiche, istituti di ricerca, centri di documentazione e fondazioni, organismi per la tutela e la progettazione del territorio) per valutare la nascita di un organismo che progetti i modi opportuni per la conservazione di quella memoria e che sappia attrarre investimenti necessari al recupero di «Sciesopoli»;

se si intenda promuovere la conoscenza di «Sciesopoli», anche all’interno degli istituti scolastici, come luogo simbolo della Shoah;

se si intenda aderire all’invito alla collaborazione che viene espresso dalla petizione internazionale per un memoriale dei «Bambini di Selvino», che ricordi anche l’abnegazione delle popolazioni di quelle contrade. (4-03381)