giovedì 17 Luglio 2014

Sì alla legge sulla cooperazione internazionale


Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo 

 

Signor Presidente, annuncio il voto favorevole del gruppo socialista su questa legge, che rivoluziona completamente la legge n. 49 del 1987, che era una legge voluta dal Governo Craxi, come ricordava bene il presidente della Commissione esteri Fabrizio Cicchitto, che ringrazio perché è riuscito a guidare la Commissione e a condurla ad un testo che credo sarà largamente condiviso. Lo stesso ringraziamento va anche alla collega Quartapelle, per la capacità di sintetizzare le diverse posizioni. Ovviamente abbiamo già ringraziato il Viceministro, che è stato il regista di questa riforma.

Quando fu approvata la legge n. 49 era una legge innovativa, all’avanguardia, ma oggi, dopo 27 anni, necessitava di qualcosa di più di una semplice revisione. Era soprattutto necessario – e questo testo risponde appieno alle esigenze – dare alla cooperazione un ruolo centrale nella nostra politica estera. Il nuovo testo ha il pregio di mantenere il carattere umanitario della cooperazione, affiancandolo a quello, come ha ricordato recentemente il Viceministro Pistelli, del sostegno, anzi, della promozione allo sviluppo, con l’intento di stimolare e aiutare il capitale privato ad investire dove un profitto, anche minimo, sarebbe complicatissimo da raggiungere.

Non si tratta, come si faceva in passato, di limitarsi a inviare aiuti, ma di promuovere lo sviluppo in progetti sicuramente complessi: tutela ambientale, institution building, empowerment economico, empowerment delle donne, ambito nel quale alcuni progetti italiani si sono già distinti. Una nuova cooperazione, un modo per aiutare a crescere quei Paesi intervenendo anche sulle cause delle migrazioni.

In questi ultimi anni di tagli siamo diventati fanalino di coda in Europa e se l’Unione europea ha mancato il proprio obiettivo di destinare lo 0,56 per cento del PIL alla cooperazione entro il 2010 e lo 0,7 per cento entro il 2015, il 40 per cento del mancato raggiungimento di questo obiettivo è dipeso da noi.

È il momento di invertire questa tendenza, così come abbiamo fatto con la legge, e di riprendere il timone della cooperazione internazionale. Questa legge è un buono strumento, uno strumento adatto. Il gruppo Socialista voterà convintamente a favore della legge.