martedì 12 Aprile 2016

Riforme, sì dei socialisti, ma si poteva far meglio


“Voteremo questa riforma della Costituzione anche perché non vogliamo lasciare alibi a nessuno per giustificare le difficoltà del Paese, attribuendole ad una mancata riforma costituzionale; allo stesso tempo chiediamo, ancora una volta, la modifica della legge elettorale, per garantire, insieme alla governabilità, che è fattore importante, la rappresentanza”. Lo ha detto Pia Locatelli, intervenendo per dichiarazione di voto sulla riforma costituzionale.

“Come abbiamo già detto qui alla Camera – ha aggiunto –  ma anche in altre occasioni, la legge di riforma costituzionale al sesto e ultimo passaggio parlamentare, non è propriamente quella voluta dai socialisti. Non lo è nei contenuti, migliorati comunque nei passaggi tra Camera e Senato, non lo è per il metodo.

Il metodo: ancora una volta ribadiamo che sarebbe stato senza dubbio meglio adottare la strada maestra di un’Assemblea Costituente che, svincolata dall’esame di altri provvedimenti, avrebbe potuto dedicare più tempo e andare più in profondità in un clima complessivo di maggiore serenità, pur senza escludere il confronto, se necessario anche aspro”.

“Oggi si pone fine alla lunga esperienza del bicameralismo paritario, ai ripetuti passaggi di provvedimenti tra Camera e Senato, ad un iter legislativo lungo e farraginoso, che spesso ha generato il blocco di leggi importanti, impedendone addirittura l’approvazione nell’arco della legislatura. Con questa riforma ciò non accadrà più, ed è soprattutto per questo che il gruppo socialista, che ha affrontato senza pregiudizi il dibattito e il processo di revisione costituzionale, voterà a favore del provvedimento nonostante le numerose perplessità dovute anche ad una base di partenza imposta dal Governo non sempre coerente con gli obiettivi dichiarati”.

Il testo dell’intervento




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