giovedì 8 Agosto 2013

Ricorsi caso Stamina


Atto Camera

 

Interrogazione a risposta orale 3-00131

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Giovedì 8 agosto 2013, seduta n. 68

  LOCATELLI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge n. 24 del 2013, convertito dalla legge n. 57 del 2013, all’articolo 2, come è noto, reca disposizioni in materia di impiego di medicinali per terapie avanzate e impiego terapeutico dei medicinali sottoposti a sperimentazione clinica;

la norma sopra indicata è volta a garantire il diritto alle cure costituzionalmente protetto (articolo 32 Cost.) e nel contempo a garantire un percorso tecnico-scientifico, in considerazione del fatto che la medesima legge prescrive l’avvio di una sperimentazione clinica dei medicinali per terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, da concludersi entro 18 mesi, a decorrere dal 1o luglio 2013, promossa dal Ministero della salute, che si avvale dell’Aifa e del CNT, al fine di giungere a risultati univoci e definitivi;

ad oggi, nonostante l’entrata in vigore della norma, vengono avanzati ricorsi con carattere d’urgenza ex articolo 700 del codice di procedura civile dai familiari dei malati per poter accedere al trattamento delle staminali; i medesimi ricorsi vengono conclusi con l’adozione di ordinanze che, ritualmente per il carattere d’urgenza, non presentano un approfondimento istruttorio di carattere tecnico-scientifico;

la sperimentazione delle metodiche prescritta sarà avviata dal 1o luglio 2013 e pertanto ad oggi non sono disponibili dati scientifici in esito alla stessa, né evidenze scientifiche a sostegno del trattamento delle staminali, né sono noti le potenziali controindicazioni allo stesso trattamento –:

se intenda assumere iniziative normative al fine di garantire che in caso di eventuali e futuri ricorsi ex articolo 700 del codice di procedura civile, le relative ordinanze tengano conto delle innovazioni introdotte dalla citata legge n. 57 del 2013, ed in particolar modo della necessità che ogni metodo di cura debba basarsi su evidenze tecnico-scientifiche e, non appena disponibili, sugli esiti della sperimentazione, quale fondamentale misura per la tutela del diritto alla salute pubblica e del singolo cittadino. (3-00131)