martedì 13 Maggio 2014

Raduno neofascista di Rovetta


Atto Camera

 

Interpellanza urgente 2-00541

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo presentato

Martedì 13 maggio 2014

modificato

Venerdì 16 maggio 2014, seduta n. 230

  I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell’interno, per sapere – premesso che:

il 25 maggio 2014, in concomitanza con la giornata di voto per il rinnovo del Parlamento europeo, si terrà a Rovetta in provincia di Bergamo una manifestazione per ricordare l’eccidio di 43 militi della Legione Tagliamento trucidati il 28 aprile del 1945;

l’evento organizzato da simpatizzanti «fascisti» prevede tra inni e slogan la celebrazione di una messa officiata da Don Giulio Tam, ex prete lefebvriano scomunicato, noto per la sua aperta adesione a ideologie di stampo fascista, nel ricordo di «tutti i caduti per l’onore», così si legge nella locandina che pubblicizza l’evento;

per numero di partecipanti, provenienti da tutte le regioni del Paese e anche dall’estero, il raduno sopra citato è considerato la principale manifestazione nazifascista d’Italia;

gli organizzatori in occasione del XXII raduno nazionale dell’Associazione Reduci 1a Legione CC.NN. «M» d’Assalto hanno previsto per il giorno precedente, il 24 maggio, una giornata di raduno che vedrà tra gli altri eventi, un incontro commemorativo in riva al Lago d’Iseo per la deposizione di una corona in memoria dei caduti e una visita al cimitero di Lovere, sempre in provincia di Bergamo, dove riposano alcuni di questi;

un tragico episodio che ogni anno, nel piccolo paese orobico, genera quello che agli interpellanti appare un revival fascista in grande stile con insegne di aquile romane, divise da «camerata», bandiere, immagini del Duce e inni;

al di là del giusto ricordo di ogni vittima di guerre in tal caso è opportuno ricordare che diverse disposizioni del nostro ordinamento limitano ed in certi casi vietano la propaganda dell’ideologia fascista. Così la disposizione transitoria finale della Carta Costituzionale prevede al punto XII il divieto di riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. La cosiddetta legge Scelba, legge 20 giugno 1952, n. 205, considera reato l’apologia del fascismo prevedendo all’articolo 1: «quando un’associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista». Ancora, la legge della Repubblica italiana 25 giugno 1993, n. 205, sanziona e condanna gesti, azioni e slogan, legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali. La legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici;

la manifestazione di cui sopra si svolgerà in concomitanza alle elezioni amministrative e alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo ed in tal senso si deve ricordare che la legge 4 aprile 1956, n. 212 «Norme per la disciplina della propaganda elettorale», prevede all’articolo 9 che: «Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda». Così anche il decreto legislativo n. 267 del 2000 all’articolo 5, comma 2, attribuisce al sindaco la facoltà di adottare provvedimenti urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana –:

se il Ministro interpellato sia a conoscenza del particolare raduno che si svolge, oramai da quasi vent’anni, nei comuni di Rovetta e Lovere;

quali iniziative abbia intenzione di assumere al fine di verificare, per il tramite del rappresentante territorialmente competente del Governo, le modalità con le quali è stata organizzata la manifestazione vista la concomitanza dello svolgersi delle elezioni;

quali iniziative, anche di carattere normativo, abbia intenzione di assumere al fine di prevenire lo svolgimento di simili manifestazioni che, a parere degli interpellanti, violano le norme contenute nel nostro ordinamento.

(2-00541) «Locatelli, Pisicchio, Misiani».