venerdì 14 Ottobre 2016

PSE, Pia Locatelli nell’ufficio di presidenza


Pia Locatelli rappresenterà il Partito socialista italiano nell’ufficio di presidenza del Partito del socialismo europeo. L’indicazione per la nomina è stata data dal segretario del PSI, Riccardo Nencini, in una lettera che ha inviato al presidente del PSE Sergei Stanishev.
L’ufficio di presidenza si  è riunito oggi a Bruxelles anche in preparazione del vertice dei leader che si terrà il prossimo 2 dicembre. Nel corso dei lavori è stata approvata all’unanimità la seguente dichiarazione:

The PES Presidency supports Partito Democratico and Partito Socialita Italiano in their efforts to modernize the institutional architecture of Italy. On the 4th of December the Italian people will be asked to confirm through a referendum the Constitutional reforms already approved by the Parliament in April this year. The reform reduces the number of elected members of Parliament, transform the Senate into a body representing regional and local authorities and foresees other arrangements in terms of simplifying the legislative procedures. The reform has been discussed in Parliament for over two years and it has been advocated from the Italian center-left for a long time. We believe that the changes introduced will bring more political stability to Italy thus resolving what has been considered to be a systemic problem for decades. We expect that under the reformed Constitution Italy will gain efficiency in law-making and will play an ever increasing leading rolewithin the European Union. All progressive forces in the country should contribute to this historical process, showing thecapacity of the political democratic system to reform itself and to deliver innovative solutions which will benefit the whole society.

Dichiarazione della Presidenza PSE

La Presidenza del PES sostiene il Partito Democratico e il Partito Socialista Italiano nello sforzo per modernizzare l’architettura istituzionale italiana.

Il 4 dicembre al popolo italiano verrà chiesto di confermare, attraverso un referendum, la riforma costituzionale già approvata dal Parlamento lo scorso aprile. La riforma riduce il numero dei parlamentari eletti, trasforma il Senato nella Camera  delle Regioni e delle Autorità locali insieme ad altre disposizioni che semplificano il procedimento legislativo.

La riforma è stata discussa in Parlamento  per più di due anni e a lungo sostenuta dal centro-sinistra italiano.

Riteniamo che i cambiamenti previsti porteranno maggiore stabilità politica all’Italia risolvendo in questo modo quello che è stato considerato un problema sistemico per decenni. Prevediamo che con questa riforma costituzionale l’Italia guadagnerà in efficienza nella produzione legislativa e  svolgerà sempre più un ruolo di primo piano nella Unione Europea.

Tutte le forze progressiste nel Paese dovrebbero contribuire a questo processo di portata storica, mostrando la capacità del sistema democratico di autoriformarsi e produrre soluzioni innovative a vantaggio dell’intera società.