martedì 12 Settembre 2017

Propaganda del regime fascista e nazifascista


Dichiarazione di voto

Confesso di aver provato una certa esitazione di fronte alla proposta del collega Fiano di introdurre nel codice penale l’articolo 293-bis, concernente il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista.

Non certo per una sorta i timidezza nell’opporci all’ideologia fascista in tutte le sue manifestazioni. Noi socialisti non dobbiamo certo dare prova di antifascismo: due nomi per tutti: Giacomo Matteotti e Sandro Pertini.

Noi socialisti ci siamo interrogati se fosse necessario introdurre un nuovo reato a fronte delle due leggi che già intervengono sul tema: la legge Scelba del ’52 e la legge Mancino del ’93.

Qualcuno ha detto che questo provvedimento colpisce le opinioni: non è così, la condotta punibile è l’atto di propaganda dei partiti fascista e nazionalsocialista tedesco e delle relative ideologie e non le opinioni, le idee, la ricerca storica, neppure i comportamenti folcloristici, spesso di cattivo gusto.

Ma, al di là di questo provvedimento, noi socialisti riteniamo sia necessario alzare il livello di allarme e le barriere di una difesa preventiva contro la diffusione di un morbo che, pure nei suoi aspetti più folcloristici, rischia di essere in grado di inquinare le coscienze dei giovani, preparando quel terreno di coltura favorevole alla crescita del razzismo, della xenofobia, della violenza.

Manifestiamo questa preoccupazione invitando a riflettere su alcuni fatti all’apparenza circoscritti e che invece hanno avuto conseguenze. Penso al manifesto politico di Anders Behring Breivik, lo stragista di Utoya, che circola in tutta Europa; penso alle minacce ricevute dal giornalista Paolo Berizzi, per le sue ricerche su   un gruppo nazionalsocialista della provincia di Varese; penso al continuo alzare il tiro di Forza nuova, alla riproposizione del manifesto d’epoca contro gli stupri ad opera di africani, come a dire: “i migranti sono stupratori”, al lancio di una sorta di marcia di Roma per il 28 ottobre alla quale i “camerati” di ogni parte d’Italia sono invitati a marciare contro la legge sullo ius soli, o all’annunciata campagna demografica per aumentare le nascite di italiani da donne italiane. …

Ecco questi fatti ci hanno tolto tutti i dubbi: voteremo a favore del provvedimento.