mercoledì 17 Settembre 2014

Più attenzione al ruolo delle donne nei conflitti


17 settembre 2014 Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei comitati degli italiani all’estero

 

Signor Presidente, nel corso della discussione sulle linee generali, noi socialisti abbiamo già dichiarato il voto favorevole a questo decreto-legge di proroga. La nostra partecipazione alle missioni fa parlare di modello italiano, modello che è apprezzato nel mondo per i rapporti che sappiamo costruire con le ONG, le autorità, le comunità locali e per gli interventi di tipo civile, che vanno oltre quello militare.

Non entro nel merito delle missioni, in quanto vorrei dedicare il poco tempo a disposizione al tema delle donne nei conflitti, tema da tutti trascurato – non ne ha parlato nessuno – e per il quale è stato predisposto il piano «Donne, pace e sicurezza»; un piano che attua la risoluzione ONU n. 1325 e che è stato accolto nel decreto grazie alla nostra iniziativa.

Secondo questo piano, è imperativo continuare a formare specialisti, ad impiegare gender advisor, a rafforzare l’area del capacity building e dell’educazione ai diritti umani. Certamente, la violenza su donne, bambini e bambine merita grande attenzione, ma altrettanta attenzione va al ruolo delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti.

Le donne non possono essere solo beneficiarie delle politiche, ne devono essere le protagoniste, devono essere agenti del cambiamento. Le azioni previste dal Piano sono espresse in sette ambiti diversi, accenno solo alla maggiore presenza delle donne nelle Forze armate, sia in termini numerici sia nei processi decisionali legati alle missioni di pace, a azioni per proteggere i diritti umani di donne, bambine e bambini e di gruppi vulnerabili in fuga da zone di guerra, al rafforzamento e al sostegno del contributo della società civile. Sono anche queste le azioni che rendono speciale il modello italiano nelle missioni, azioni che vanno ulteriormente rafforzate. Infine, mi auguro che questa sia l’ultima proroga che votiamo; c’è bisogno di una nuova legge quadro, non possiamo tardare ulteriormente.

Con questa raccomandazione finale, dichiaro il voto favorevole dei socialisti