mercoledì 17 Gennaio 2018

Partecipazione dell’Italia a missioni internazionali


Dichiarazione di voto

La premessa che è opportuno fare è che queste missioni vanno inquadrate negli sforzi che l’Italia va facendo, e non da ieri, per contrastare il traffico di uomini e donne, i traffici criminali di ogni genere e il terrorismo internazionale.
Che se ne debba occupare il Parlamento è fuori discussione come è indiscutibile che questa assemblea sia in carica nel pieno dei suoi poteri, come recita l’art.61 della Carta (“Finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti.”)
D’altra parte il voto che ci accingiamo a esprimere, non riguarda soltanto le nuove missioni da avviare per il 2018: in Niger, in Libia, missione nuova solo in parte perché integra le attività della precedente missione, in Tunisia, la Minurso per il referendum nel Sahara occidentale…. ma anche il prosieguo delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo già in corso.

Nessuno può immaginare che all’improvviso vi sia un totale capovolgimento delle linee fin qui seguite a salvaguardia dell’interesse nazionale né tantomeno del quadro di alleanze che l’Italia dal dopoguerra a oggi ha mantenuto.
Per quanto riguarda il nuovo impegno in Niger e la parziale modifica di quello in Libia, essi rientrano nell’opera di contrasto al traffico di esseri umani e al terrorismo internazionale e pur accettando in via di principio l’idea che possano essere stati commessi errori nell’opera di contrasto, è indiscutibile che è solo grazie a essa che oggi vi sia una maggiore e più efficace presenza degli organismi internazionali sul posto.
Il voto favorevole dei socialisti, che ci accingiamo a dare, poggia infine sulla consapevolezza che l’Italia abbia sempre mantenuto fede alle decisioni assunte in sede Onu, di coniugare la sicurezza con il rispetto dei diritti umani, l’impegno militare con quello civile e che l’Italia sia tra i paesi impegnati ad implementare le Risoluzione ONU 1325 e successive sul coinvolgimento e la partecipazione delle donne al processo di pace e sicurezza. Infine ringrazio i due relatori per l’accoglimento, nella premessa della risoluzione, della proposta socialista di riportare, in vista della prossima relazione annuale i dati relativi alla presenza delle donne  all’interno del personale impiegato in tutte e ciascuna delle  missioni internazionali.