martedì 16 Maggio 2017

Migranti, mozione sul funzionamento hotspot


Dichiarazione di voto sulle mozioni relative al funzionamento degli hotspot

Purtroppo, come testimoniano anche gli ultimi dati sui flussi diretti verso il nostro Paese, il problema dei migranti appare destinato a crescere, almeno nell’immediato futuro. Gli arrivi nei primi quattro mesi e mezzo dell’anno sono aumentati del 44 per cento e questo autorizza a pensare che, nel 2017, verrà ben superata la cifra di 200 mila arrivi. La situazione è poi complicata dai rischi connessi alla gestione delle risorse, come testimonia l’ultima inchiesta sul centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto e dalle polemiche sorte attorno alle dichiarazioni del procuratore Zuccaro sull’opera di alcuni esponenti di singole ONG; fenomeno limitato. La riforma del Regolamento di Dublino poi è ancora di là da venire e siamo di fronte al fallimento pressoché totale del programma di ricollocamento.

Sui quasi 35.000 previsti in sede comunitaria, per l’Italia appena 5.700 sono stati i migranti ricollocati, mentre la proposta italiana sul migration compact resta sulla carta e non sono nemmeno cessate le resistenze del gruppo dei quattro di Visegrad. A tutto ciò si aggiungono le critiche contenute, pare, in uno studio del Parlamento europeo che verrà discusso martedì in plenaria a Strasburgo; il quadro non è dei più semplici e dei più felici.

Con riferimento agli hotspot, oggi sono attualmente quattro quelli attivi e altri cinque sono in fase di realizzazione, ma di fronte al flusso crescente e alla insufficiente collaborazione comunitaria, il rischio è che l’Italia diventi un grande hotspot europeo. Sappiamo tutti che il fenomeno dei migranti va affrontato all’origine, perciò giudichiamo positivamente l’accordo raggiunto con le autorità libiche e la pressione congiunta con la Germania affinché l’Unione europea aiuti la Libia a difendere i suoi confini meridionali. Ed è per questo che noi sosteniamo le iniziative tese ad ottenere una concreta – sottolineo: concreta – solidarietà in Europa e sosteniamo pure ogni passo utile a far sì che gli hotspot siano strutture decorose dotate del personale necessario per il loro migliore funzionamento anche per quanto riguarda l’accesso alla protezione internazionale. Annunciamo il voto favorevole alla mozione a prima firma Carnevali e a tutte le altre secondo le indicazioni del Governo.