mercoledì 5 Luglio 2017

Migranti, finalmente si muove l’Europa


Ho sentito molte critiche dentro e fuori quest’Aula alle misure messe a punto con la Commissione europea che verranno discusse nel prossimo vertice di Tallin. E’ stato detto che la UE ci volge le spalle, che abbiamo sbagliato e che sbagliamo a salvare vite umane e a raccogliere per mare i disperati che scappano a situazioni drammatiche, che le nostre politiche di accoglienza e il lavoro delle ONG hanno incentivato gli sbarchi, che il piano Ue “è una ridicola presa in giro”.

E’ singolare che questo avvenga proprio quando qualcosa comincia a muoversi; quando si inizia a porre le basi per europeizzare i flussi migratori. Sono anni che lo chiediamo e adesso che l’Europa incomincia a riconoscere quanto abbiamo fatto e sembra voler adottare un action plan condiviso, ho sentito ripetere i soliti slogan. Certo sono molti i nodi che restano aperti, dalla questione dei porti, alle chiusure di alcuni Paesi. Emblematico il caso dell’Austria.

Ma qualcosa sta cambiando: mai hanno concertato insieme tre Paesi e la Commisione UE per preparare un vertice, quello di Tallin.

Siamo ottimisti? Difficile fare previsioni anche perché in questi giorni abbiamo ricevuto dei no, ed alcuni no hanno fatto più male di altri, ma gli atteggiamenti nazionali non cambiano con un cambio di presidenza. Dovevamo aspettarcelo.

Difficle dire se arriveremo al superamento degli approcci nazionali per una gestione europea dei flusssi migratori, ma non dobbiamo perdere né la pazienza né la speranza.

Nel frattempo apprezziamo il lavoro da lei fatto in questi giorni, miscelando fermezza e ragionevolezza in questi difficili negoziati e la ringraziamo per aver fatto riferimento alla protezione dei Diritti Umani, una bussola ineludibile.

Le chiediamo di non perderla mai di vista.