martedì 10 Settembre 2013

Legge contro omofobia, un atto di civiltà che ci mette al passo con l’Europa


“La legge che andiamo a approvare è in primo luogo un atto di civiltà che avremmo dovuto compiere già da tempo. Oggi finalmente accogliamo le raccomandazioni del Parlamento europeo e mettiamo l’Italia al passo con le legislazioni antidiscriminatorie già vigenti da anni, in misura più o meno ampia, in molti Paesi, a guida sia conservatrice sia progressista”. Così Pia Locatelli, deputata socialista, intervenendo alla Camera per la dichiarazione di voto sulla legge sull’omofobia.

“E’ una legge che avrebbe potuto essere approvata già nel 1993, all’interno della cosiddetta legge Mancino che assicura protezione contro le discriminazioni motivate da condizioni razziali, etniche, nazionali o religiose. Allora, così come è accaduto in più recenti legislature, non si ebbe abbastanza coraggio e l’orientamento sessuale, dopo un lungo dibattito, fu deliberatamente lasciato fuori dalla formulazione. La legge approvata oggi – ha concluso – aggiunge ulteriori tasselli di protezione estendendo l’area di ciò che è penalmente rilevante a due nuovi motivi: l’omofobia e la transfobia”.