giovedì 23 Maggio 2013

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»


PROPOSTA DI LEGGE

d’iniziativa dei deputati

DISTASO, GINEFRA, FITTO, DI GIOIA, GRASSI, PIZZOLANTE, MATARRESE, PIEPOLI, FUCCI, CHIARELLI, LATRONICO, MARTI, PICCOLI NARDELLI, DI LELLO, LOCATELLI, PASTORELLI

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno» e disposizioni per il potenziamento della biblioteca e dell’archivio storico della Fondazione Di Vagno, per la conservazione della memoria del deputato socialista assassinato il 25 settembre 1921

Presentata il 29 maggio 2013

Onorevoli Colleghi! Il 21 settembre 1921 fu assassinato a Mola di Bari, da una squadra fascista, il deputato socialista Giuseppe Di Vagno (1889-1921), nato a Conversano in provincia di Bari, che Turati soprannominò «il gigante buono».

Eletto per la prima volta alla Camera dei deputati il 15 maggio 1921, Giuseppe Di Vagno, indicato dopo la caduta del fascismo anche «l’oscuro Matteotti di Puglia», è stato il primo parlamentare della storia d’Italia vittima della violenza politica.

Attualmente la Fondazione che porta il suo nome persegue, in memoria del leader politico scomparso novanta anni fa, numerose iniziative aventi finalità di solidarietà sociale nel campo della promozione, della tutela e della valorizzazione di interesse storico, politico e culturale. Tale Fondazione si ispira alla grande tradizione socialista, democratica e antifascista italiana, adottando il pluralismo delle culture politiche nelle sue attività di ricerca storica e promozione culturale.

È importante ricordare che tra i soci ordinari della Fondazione Di Vagno vi sono, fra gli altri, numerosi enti territoriali e locali pugliesi, come la regione Puglia, la provincia di Bari, la provincia di Lecce e la provincia di Foggia, i comuni di Bari, Barletta, Mola di Bari (Bari), Noci (Bari), Gioia del Colle (Bari), Castellana Grotte (Bari) e Ostuni (Brindisi), oltre al comune di Conversano (Bari), che in qualità di socio cofondatore assicura la sede.

La Fondazione, attraverso il sostegno della famiglia Di Vagno, ha istituito un Premio per la ricerca su temi attinenti alla storia e alla cultura, con riferimento alla Puglia del XX secolo, ricordando le «battaglie» politiche sostenute da Giuseppe Di Vagno, ovvero i conflitti e le lotte politiche del socialismo e del Mezzogiorno, nonché i cambiamenti istituzionali.

Il Premio, attualmente dell’importo di 2.500 euro, è riservato a giovani studiosi meridionali dell’età massima di 32 anni, per un lavoro di ricerca inedito o in corso di pubblicazione, sebbene la cifra appaia certamente non soddisfacente per consentire a un giovane ricercatore di dedicarsi con impegno allo studio di uno degli argomenti oggetto del bando.

Pertanto si evidenzia la necessità, attraverso la presente proposta di legge, di ricordare la figura e il sacrificio del giovane parlamentare assassinato, con l’istituzione, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno».

Il Premio, che sarà assegnato attraverso un bando proposto dalla Fondazione Di Vagno e approvato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, pari a 40.000 euro, rappresenta un giusto tributo alla memoria dell’ex deputato e intellettuale meridionale, il cui pensiero storico e politico, ma soprattutto il sacrificio, rimangono tuttora di attuale ricordo e costituiscono riferimento ideale per approfondire lo studio del socialismo nel XXI secolo.

Il Comitato scientifico, nominato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, su proposta della Fondazione Di Vagno, sarà composto da tre componenti scelti fra storici e studiosi di scienza politica.

La giuria sarà composta da cinque membri, presieduta dal presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno, e comprenderà tre studiosi di storia contemporanea e un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri.

È inoltre previsto un contributo una tantum pari a 100.000 euro, per il riordinamento, la catalogazione degli inventari, il potenziamento, l’automazione, l’informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva apertura al pubblico della biblioteca e dell’archivio storico della memoria democratica della Puglia, entrambi collocati nella sede della Fondazione.

A conferma del prestigio e dell’importanza che riveste la Fondazione Di Vagno, (inserita nella tabella triennale del Ministero per i beni e le attività culturali) per le attività di ricerca storica e di promozione culturale che svolge da anni, è importante ribadire le strutture delle quali essa si avvale:

  1. a) una biblioteca in continuo aggiornamento, composta da novemila volumi;
  2. b) un archivio storico del socialismo di Puglia, articolato in tre sezioni:

1) un archivio cartaceo che raccoglie trentacinque fondi di uomini politici, non solo socialisti, della Puglia del XX secolo;

2) un archivio di audiovisivi contenente documenti sonori e filmati molto rari;

3) un archivio di testimonianze orali tuttora in fieri, contenente circa 60 interviste di personaggi della politica pugliese, alcuni deceduti, per oltre 300 ore di registrazione, pubblicate in estratto nel volume «Pietre e parole», a cura di G. Mastroleo e C. Tortosa (Progedit editore, 2008).

Gli archivi e la biblioteca, che rappresentano un esempio unico nel Mezzogiorno e sono destinati allo studio della storia contemporanea con riferimento al movimento socialista nazionale e internazionale, nonché alla storia sindacale, sono entrambi meritevoli di sostegno per il potenziamento e il completamento dell’informatizzazione e dell’automatizzazione, nonché per l’apertura permanente alla pubblica fruizione.

Inoltre è importante ricordare come la biblioteca della Fondazione Di Vagno sia stata dichiarata, con provvedimento dalla regione Puglia, istituzione di interesse locale mentre l’archivio storico, sostenuto dalla soprintendenza archivistica per la Puglia, con determinazione n. 156 del 2005 della regione Puglia, è stato ammesso ai benefìci dell’accordo quadro tra la regione Puglia e il Ministero per i beni e

le attività culturali ed è stato dichiarato di notevole interesse storico.

Si ritiene utile ricordare, infine, che la Camera dei deputati ha pubblicato a sua cura i seguenti volumi:

1) Giuseppe Di Vagno «Documenti e testimonianze» (volume 1), edito nel 2004, prefazione di Pier Ferdinando Casini;

2) Giuseppe Di Vagno «Scritti ed interventi 1914-1921» edito nel 2006, prefazione di Fausto Bertinotti.

3) «Il processo Di Vagno. Un delitto impunito fra fascismo e democrazia», edito nel 2011, che contiene la ricerca storica condotta dalla Fondazione sugli atti del processo sull’assassinio, celebratosi tra il 1921-1923 e il 1944-1948 e conclusosi definitivamente con l’impunità degli assassini; la prefazione di Gianfranco Fini e della professoressa Simona Colarizi.

In definitiva, la presente proposta di legge intende ricordare una figura storica del meridionalismo italiano, quale è stato Giuseppe Di Vagno, primo parlamentare italiano vittima del fascismo, attraverso l’istituzione del «Premio biennale di ricerca» intitolato al leader socialista pugliese assassinato in modo da ricordarne la figura anche per un esame del socialismo del XXI secolo.

 

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

(Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»).

  1. È istituito, a decorrere dall’anno 2013, il «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno», di seguito denominato «Premio Di Vagno», intitolato alla memoria del deputato vittima del fascismo, caduto per affermare ideali di democrazia, di libertà, di giustizia, di solidarietà e di pace.
  2. Il Premio Di Vagno è conferito il 25 settembre di ogni biennio, alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei ministri; la prima assegnazione è fissata il 25 settembre 2013.
  3. Per l’organizzazione del Premio Di Vagno è individuata quale ente responsabile, per la redazione del bando e per ogni altra formalità connessa la Fondazione Giuseppe Di Vagno, che agisce d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali.
  4. I vincitori del Premio Di Vagno sono selezionati dalla giuria di cui all’articolo 3.
  5. L’ammontare del Premio Di Vagno è fissato in 40.000 euro. Alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è comunque attribuita la facoltà di decidere se ripartire tale somma in più premi erogabili secondo criteri di merito.
  6. A valere sulle risorse di cui all’articolo 4, alla Fondazione Giuseppe Di Vagno è concesso un contributo straordinario una tantum pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la redazione degli inventari, il potenziamento, l’automazione, l’informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonché per la definitiva e permanente apertura al pubblico della biblioteca e dell’archivio storico della memoria

democratica pugliese, collocati nella sede della Fondazione.

  1. I componenti del Comitato scientifico e della giuria di cui agli articoli 2 e 3 non percepiscono compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti.

Art. 2.

(Comitato scientifico).

  1. Su proposta della Fondazione Di Vagno, la Presidenza del Consiglio dei ministri nomina il Comitato scientifico del Premio Di Vagno, composto da tre studiosi di storia contemporanea o di scienza politica.
  2. Il Comitato scientifico decide, d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri, per ogni edizione, il tema del Premio Di Vagno, ispirandosi alle seguenti tematiche:
  3. a) il socialismo nel XXI secolo in Italia e nel mondo;
  4. b) conflitti sociali e lotte politiche tra passato e futuro;
  5. c) socialismo e Mezzogiorno;
  6. d) cambiamenti istituzionali regionali e locali avvenuti nel Mezzogiorno d’Italia nel XX secolo e previsioni per il XXI secolo.

Art. 3.

(Giuria).

  1. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, comma 5, secondo periodo, i vincitori del Premio Di Vagno sono individuati da un’apposita giuria costituita da cinque componenti di cui:
  2. a) il presidente pro tempore della Fondazione Di Vagno, con funzioni di presidente della giuria;
  3. b) un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei ministri;
  4. c) tre studiosi di storia contemporanea.

Art. 4.

(Copertura finanziaria).

  1. Per l’attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di 140.000 euro per l’anno 2013 e di 40.000 euro ad anni alterni a decorrere dall’anno 2014. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2013-2015, nell’ambito del programma «Fondi di riserva speciali» della missioni «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno del 2013, allo scopo parzialmente utilizzando, per l’anno 2013, l’accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, a decorerre dall’anno 2014, l’accantonamento relativo al Ministero dell’economia e delle finanze.
  2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

 

 

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno

approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

Art. 1

Istituzione del «Premio biennale di ricerca Giuseppe Di Vagno»

  1. E’ istituito, a partire dall’anno 2015, il «Premio biennale di

ricerca Giuseppe Di Vagno», di seguito denominato «Premio Di Vagno»,

intitolato alla memoria del deputato vittima del fascismo, caduto per

affermare ideali di democrazia, di liberta’, di giustizia, di

solidarieta’, di pace e contro la violenza politica.

  1. Il Premio Di Vagno e’ conferito il 25 settembre di ogni biennio,

alla presenza di un delegato della Presidenza del Consiglio dei

ministri; la prima assegnazione e’ fissata il 25 settembre 2015.

  1. Per l’organizzazione del Premio Di Vagno e’ individuata quale

ente responsabile per la redazione del bando, che dovra’ ispirarsi a

criteri, procedure e modalita’ basati sui principi di meritocrazia e

trasparenza, e per ogni altra formalita’ connessa la Fondazione

Giuseppe Di Vagno, che agisce sotto la vigilanza del Ministero dei

beni e delle attivita’ culturali e del turismo.

  1. I vincitori del Premio Di Vagno sono selezionati dalla giuria di

cui all’articolo 3. Al fine di favorire il rispetto dei principi di

trasparenza, imparzialita’ e meritocrazia, le valutazioni svolte e i

criteri adottati per la selezione dei vincitori sono resi pubblici,

anche con la pubblicazione nel sito internet del Ministero dei beni e

delle attivita’ culturali e del turismo.

  1. L’ammontare del Premio Di Vagno e’ fissato in 40.000 euro. Alla

Fondazione Giuseppe Di Vagno e’ comunque attribuita la facolta’ di

decidere se ripartire tale somma in piu’ premi erogabili secondo

criteri di merito.

  1. A valere sulle risorse di cui all’articolo 4, alla Fondazione

Giuseppe Di Vagno e’ concesso un contributo straordinario una tantum,

per l’anno 2015, pari a 100.000 euro per la riorganizzazione, la

redazione   degli   inventari,   il   potenziamento,   l’automazione,

l’informatizzazione e la dotazione di risorse umane, nonche’ per la

definitiva e permanente apertura al pubblico della biblioteca e

dell’archivio storico della memoria democratica pugliese, collocati

nella sede della Fondazione. La Fondazione Giuseppe Di Vagno adotta

ogni strumento per   garantire   l’accessibilita’   totale,   anche

attraverso la pubblicazione on line, delle informazioni concernenti

ogni aspetto dell’organizzazione e dell’utilizzo delle risorse per il

perseguimento delle finalita’ di cui al precedente periodo, allo

scopo di favorire forme diffuse di controllo del rispetto dei

principi di buon andamento e di trasparenza.

  1. I componenti del Comitato scientifico e della giuria di cui agli

articoli 2 e 3 non percepiscono compensi, gettoni di presenza,

rimborsi di spese o altri emolumenti.