martedì 31 Ottobre 2017

Iran, fermare l’esecuzione del ricercatore Ahmadreza Djalali


“Un impegno concreto per scongiurare l’esecuzione del dr. Ahmadreza Djalali, medico ricercatore iraniano di 45 anni, pronunciata dal giudice del Tribunale rivoluzionario iraniano nella giornata del 21 ottobre 2017”. E’ quanto si chiede in un’interpellanza urgente promossa da Pia Locatelli, presidente del Comitato Diritti umani della Camera, in parallelo a quanto si sta facendo in Senato, dove è stata presentata un’analoga richiesta.

Ahmadreza Djalali è stato docente e ricercatore in Medicina dei disastri presso l’Università del Piemonte Orientale, presso il Karolinska Institutet di Stoccolma, nonché presso la Vrije Universiteit Brussel. La sua attività di ricerca gode di molti meriti e riconoscimenti nella comunità scientifica internazionale, motivo per cui era spesso chiamato a tenere dei seminari in vari Paesi. Qualunque sia il suo passaporto, Djalali è oggi un ricercatore sequestrato al suo lavoro e alla sua vita, in attesa di essere giustiziato.

Con l’interpellanza urgente si chiede, in particolare, di “conoscere quali iniziative il Governo italiano abbia adottato nei mesi scorsi, come dichiarato dal Ministro degli Esteri Angelino Alfano il 23 ottobre 2017, e quali ulteriori passi intenda tempestivamente adottare alla luce dell’aggravarsi della situazione, sia attraverso la propria Sede diplomatica, sia coinvolgendo le Istituzioni europee ed in particolare l’Alta Rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, per scongiurare l’esecuzione della sentenza di messa a morte e restituire alla libertà il dr. Ahmadreza Djalali”.

Il testo dell’interpellanza


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