martedì 17 Gennaio 2017

Gioco d’azzardo, più controlli contro le mafie


“Che il gioco d’azzardo, legale e non, sia terreno di facili infiltrazioni da parte delle associazioni mafiose, per la facilità di enormi guadagni, per l’impossibilità di effettuare continui controlli, per l’opportunità di riciclare denaro sporco, per la lievità delle pene, è cosa che tutti sanno. La soluzione più ovvia sarebbe quella di una repentina marcia indietro, ma sappiamo che ciò non è possibile. Possiamo però “limitare i danni” attraverso un inasprimento delle pene, e lo chiediamo noi socialisti da sempre garantisti e contrari a incrementare l’aspetto “punitivo”, la maggiore trasparenza delle catene societarie che gestiscono in concessione il gioco e che deve essere estesa a tutta la filiera “. Lo ha detto Pia Locatelli intervenendo per dichiarazione di voto sulla mozione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito, approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.

“Abbiamo più volte lanciato allarmi sulla pericolosità della legalizzazione e diffusione del gioco d’azzardo, attraverso l’aumento delle sale giochi, delle videolottery, della continua e incessante pubblicità che invita a giocare e a scommettere. Basti pensare che la spesa, nel 2012, degli italiani è stata di circa 85 miliardi di euro, pari a una media di 1700 euro l’anno a persona, a fronte di un gettito erariale pari a soli 8 miliardi di euro. Se si pensa che nel 2000 la spesa era poco più di 14 miliardi, il fatturato risulta quintuplicato. Dati che non tengono conto della rilevante quota del sommerso, che in alcune regioni sfiora il 50 per cento”.

Il testo dell’intervento




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