martedì 24 Febbraio 2015

Finanziamento di programmi di tirocinio curriculare ed extracurriculare per studenti universitari e laureat


PROPOSTA DI LEGGE

d’iniziativa dei deputati

QUARTAPELLE PROCOPIO, ALBINI, ASCANI, BARUFFI, BENI, BOCCADUTRI, CAPONE, CARLONI, CASATI, CASTRICONE, CIMBRO, CRIVELLARI, FAMIGLIETTI, GADDA, CARLO GALLI, GALPERTI, GARAVINI, GNECCHI, GRIBAUDO, IACONO, LACQUANITI, LODOLINI, MALPEZZI, MARANTELLI, MELILLA, MARCO MELONI, MONGIELLO, MOSCATT, NARDUOLO, NICOLETTI, PAGANI, PICCIONE, PORTA, PREZIOSI, REALACCI, ROMANINI, SBROLLINI, SCUVERA, SGAMBATO, SIMONI, TARICCO, TIDEI, ZAMPA, BINETTI, BORGHESE, CIRACÌ, LOCATELLI, MERLO, QUINTARELLI, SANNICANDRO, SCOTTO, TACCONI

Finanziamento di programmi di tirocinio curriculare ed extracurriculare per studenti universitari e laureati presso l’amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e presso gli uffici della rete diplomatico-consolare all’estero

Presentata il 24 febbraio 2015

 

Onorevoli Colleghi! Oggi più che mai è il momento di porre fine alla frustrazione dei giovani dovuta anche al contingente momento storico e alla crisi economica che affligge la nostra società. I giovani, uomini e donne, sono un fattore determinante nel cambiamento sociale. È quindi essenziale raddoppiare gli sforzi per promuovere la loro integrazione professionale nel mercato del lavoro, con la consapevolezza che le loro energie creative e i loro ideali sono la fonte necessaria e indispensabile per i nostri tempi.

La curiosità propria alla gioventù genera il desiderio, in tante ragazze e in tanti ragazzi, di maturare delle esperienze all’estero, di varcare i confini, di osservare il mondo e di esprimere il proprio impegno personale a livello europeo e internazionale. Un’ambizione tanto più lodevole quando si unisce al sogno di mantenere un forte legame con il proprio Paese e al fine di avere il privilegio di rappresentarlo e di servirlo.

Con lo spirito di soddisfare proprio queste encomiabili aspirazioni di tanti giovani interessati alle relazioni internazionali, dal 2005 al 2012, il programma di tirocinio dell’allora Ministero degli affari esteri – Conferenza dei rettori delle università italiane (MAE-CRUI) ha offerto a dottori, laureandi e dottori magistrali particolarmente meritevoli la possibilità di svolgere periodi di tirocinio di tre mesi presso gli uffici dell’amministrazione centrale e della rete diplomatico-consolare all’estero del MAE. Ogni anno, esso ospitava presso le proprie strutture circa 1.200 tirocinanti selezionati nell’ambito di tale programma.

Nella scorsa legislatura, è stata poi approvata dal Parlamento la riforma del mercato del lavoro (legge 28 giugno 2012, n. 92, cosiddetta legge Fornero), che ha modificato anche la disciplina dei tirocini di formazione e orientamento, prevedendo tra le altre cose l’abolizione degli stage gratuiti. Subito dopo l’approvazione della riforma e nelle more del reperimento dei fondi necessari per lo stanziamento di somme, anche forfetarie a titolo di rimborso spese o di indennità per i tirocinanti, il MAE aveva comunicato che lo svolgimento del tirocinio non poteva essere confermato.

Tre anni dopo la sospensione del programma MAE-CRUI, la volontà di reperire tali fondi non si è ancora manifestata, al punto che tale strumento di avvicinamento dei giovani al mondo della diplomazia e delle relazioni internazionali sembra ormai appartenere ai fasti del passato. Ciò rappresenta una grave perdita di opportunità per i nuovi laureandi e laureati e anche per la nostra amministrazione. Il programma aveva il merito di rafforzare le nuove vocazioni per la diplomazia e le altre carriere con proiezione internazionale. Di converso, attraverso i tirocini, molti ragazzi godevano dell’opportunità di prendere consapevolezza di non essere realmente interessati o idonei per intraprendere la carriera diplomatica, evitando così di proseguire nel percorso di preparazione e di accesso al corpo diplomatico, per imboccare nuove strade che meglio si confacevano alle loro aspirazioni. Non va sottovalutato, infine, nemmeno il contributo di idee e di collaborazione che la maggior parte dei tirocinanti riusciva a dare, aiutando gli uffici diplomatico-consolari a svolgere meglio il loro lavoro e nel contempo imparando qualcosa di utile.

Con la presente proposta di legge si intende dunque riparare il danno subìto dalle nuove generazioni e dalla nostra amministrazione per il protrarsi della sospensione del programma MAE-CRUI. L’impiego di una spesa tutto sommato molto modesta, inferiore a mezzo milione di euro, consentirebbe a un numero comprensivo tra mille e duemila giovani dottori, laureandi e dottori magistrali particolarmente meritevoli, di svolgere periodi di tirocinio di tre mesi presso gli uffici dell’amministrazione centrale e della rete diplomatico-consolare all’estero del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI). In linea con il principio di una congrua corresponsione anche per i tirocini, si offre una soluzione normativa sintetica e realistica, che consente al MAECI di stipulare una nuova convenzione con la CRUI e di riattivare quanto prima il programma, con la certezza che un simile risultato sarebbe percepito e apprezzato come un segnale di attenzione da migliaia di giovani interessati alle relazioni internazionali.

L’articolo 1 della presente proposta di legge consente di finanziare programmi di tirocinio curriculare ed extracurriculare presso gli uffici all’estero del MAECI. I tirocini hanno come obiettivo l’acquisizione di una conoscenza diretta e concreta di aspetti di attività svolte dalla pubblica amministrazione nel settore delle relazioni internazionali, al fine di integrare il percorso formativo universitario del laureando o di agevolare le scelte professionali dei neo-laureati. La disposizione prevede che allo studente possa essere riconosciuto un rimborso spese monetario, quantificato nella misura massima di 500 euro, oppure benefìci non monetari, quali un’indennità in servizi e la messa a disposizione di un alloggio quando il MAECI disponga di proprietà demaniali atti a tali uso e destinazione. La disposizione prevede, altresì, la stipula di una nuova convenzione quadro tra il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la CRUI allo scopo di definire le modalità di organizzazione e di funzionamento dei tirocini curriculari ed extracurriculari.

L’articolo 2 stabilisce la copertura finanziaria pari a 400.000 euro annui per il triennio 2015-2017. Si tratta di un impegno economico decisamente modesto, pari a meno dello 0,006 cento dei fondi su cui grava, ossia quelli per il funzionamento ordinario delle università (capitolo 1694 – Fondi di funzionamento ordinari delle università).

 

PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è autorizzato, per il triennio 2015-2017, alla spesa di 400.000 euro annui per cofinanziare programmi di tirocinio curriculare ed extracurriculare presso gli uffici all’estero di cui all’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, promossi da università o da altri istituti di istruzione universitaria abilitati al rilascio di titoli accademici ovvero dagli enti di cui alla legge 28 dicembre 1982, n. 948.
  2. Al tirocinante spetta un rimborso forfetario delle spese sostenute nella misura massima di 500 euro mensili. La quota a carico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale può essere corrisposta in tutto o in parte in forma di benefici o di facilitazioni non monetari.
  3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale stipula con la Conferenza dei rettori delle università italiane una convenzione quadro allo scopo di definire le modalità di organizzazione e di funzionamento dei tirocini curriculari ed extracurriculari presso gli uffici dell’amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della rete diplomatico-consolare all’estero.

Art. 2.

  1. Agli oneri derivanti dall’attuazione dell’articolo 1, pari a 400.000 euro annui per il triennio 2015-2017, si provvede mediante corrispondente riduzione degli stanziamenti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca destinati al funzionamento ordinario delle università.