venerdì 13 Novembre 2015

Fiducia al Governo sulla legge di stabilità


13 novembre 2015 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 settembre 2015, n. 153, recante misure urgenti per la finanza pubblica

 

Voto di fiducia

 

La componente socialista è alleata leale di questo Governo e gli rinnoverà la fiducia confermando il proprio sostegno.

Abbiamo votato convintamente a favore di molti provvedimenti, su altri siamo stati critici, su altri ancora pensiamo che si poteva fare di più e meglio.

Lo affermiamo perché convinti che il ruolo di un alleato leale non possa essere semplicemente quello di approvare tutto, ma anche quello di suggerire e stimolare, contribuendo a migliorare la qualità dell’azione di Governo e, quando necessario, dissentire. La lealtà non può escludere la chiarezza.

Questo provvedimento sul quale è stata posta la questione di fiducia è necessario. La caduta del segreto bancario ha dato avvio ad una fase nuova di trasparenza e l’OCSE ci ha dato una mano perché gli Stati, non solo il nostro, si sono ritrovati nella necessità di permettere il rientro nella legalità dei capitali trasferiti irregolarmente all’estero. Risolviamo questo problema non con l’anonimato, ma con una disclosure, appunto una rivelazione. Il contribuente, in collaborazione con l’Agenzia, ricostruisce la propria posizione reddituale, finanziaria e patrimoniale, paga le imposte, gli interessi e le sanzioni, solo queste ultime ridotte. Inoltre, con le entrate che questo provvedimento prevede eviteremo un aumento delle accise sul carburante e anche per questa ragione è da votare.

È innegabile che si sia avviata una nuova stagione di riforme che cambierà il Paese, dalla riforma della pubblica amministrazione, al Jobs Act, alla «buona scuola», ci sono passi importanti in avanti per consentire una rappresentanza paritaria nel prossimo Parlamento e per ridurre i tempi dell’iter legislativo con una diversa definizione del ruolo del Senato.

Ma è altrettanto innegabile che su alcuni temi siamo in netto ritardo: penso alle unioni civili, alla legge contro l’omofobia, alla mancata calendarizzazione della legge sul fine vita e così via.

Nel rinnovare la fiducia al Governo vogliamo quindi ricordare che su questi temi ed in generale sui diritti faremo sentire la nostra voce anche qualora dovesse essere una voce critica