martedì 10 Dicembre 2013

Donne, veri pilastri della pace e della democrazia.


l saluto di apertura in rappresentanza della Camera dei Deputati alla conferenza di Algeri “Effective and sustainable participation of women in elected Assemblies”

Desidero innanzitutto portare a tutti voi il saluto della Presidente della Camera dei deputati italiana, Laura Boldrini, che non essendo potuta intervenire alla Conferenza, mi ha designato a rappresentarla. Ringrazio a suo nome lo Speaker dell’Assemblea Nazionale algerina, Mohamed Larbi Ould Khelifa, per aver voluto organizzare questa Conferenza ad alto livello sulla partecipazione effettiva e sostenibile delle donne nelle Assemblee elettive.

 

 
Rivolgo altresì un saluto a tutte le donne parlamentari presenti ed a tutte coloro che, a vari livelli di responsabilità, sono impegnate nelle istituzioni e nella società per sradicare ogni pregiudizio di genere e promuovere un’evoluzione dell’agenda globale del ventunesimo secolo verso un reale empowerment femminile.
La Carta costituzionale e la legislazione nazionale sono gli strumenti attraverso i quali si configura il ruolo delle donne nella società e sotto questo profilo l’Algeria, con il suo primato nel mondo arabo del più alto numero di donne elette in Parlamento, rappresenta un importante modello di progresso e di democrazia per i popoli del bacino sud del Mediterraneo.
Saluto altresì Phumzile Mlambo-Ngcuka, che dallo scorso mese di luglio è il nuovo Direttore Esecutivo di UN Women, e le rivolgo a nome delle colleghe parlamentari italiane i migliori auguri per il suo impegno a favore di un progresso culturale ed istituzionale verso l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile.
Sotto questo profilo ricordo con soddisfazione la ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Istanbul, che auspico possa essere sottoscritta dal maggior numero di Paesi,in quanto getta le basi per una forma di tutela completa delle donne, intervenendo non solo sul piano della repressione della violenza, ma anche su quello della prevenzione, dell’assistenza, della sensibilizzazione culturale e dell’educazione.
Con orgoglio richiamo la vostra attenzione sul fatto che la ratifica di questo importante strumento internazionale è stato uno dei primi atti parlamentari della XVII legislatura. Credo di poter attribuire gran parte del merito per questa celerità alla nostra Presidente della Camera, Laura Boldrini che ha affrontato il tema della violenza sulle donne nel suo discorso di insediamento. La sua successiva coraggiosa denuncia anche sulle pagine dei giornali ha contribuito ad imporre questo tema nell’agenda del nostro Paese oltre che della Camera dei Deputati da lei presieduta..Rivolgo infine un saluto ad Helen Clark, Amministratore dell’UNDP, organismo che svolge un’importante attività a favore di uno sviluppo umano sostenibile così come configurato negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, tra i quali vi sono appunto l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne. L’UNPD gestisce, tra l’altro, il Fondo di Sviluppo per le Donne (UNIFEM), le cui finalità sono la riduzione della povertà e dell’esclusione femminile, la lotta alla violenza contro le donne, il conseguimento di pace e sicurezza caratterizzate da una leadership femminile, tutte premesse perché ogni donna possa vivere una vita dignitosa e libera da discriminazioni.
Concludo auspicando che le Nazioni Unite possano incrementare la collaborazione con gli Stati Membri al fine di combattere ogni forma di discriminazione di genere, affinché possano essere offerte alle donne sempre maggiori opportunità sul piano culturale e sociale, ma anche su quello normativo e istituzionale, perché le donne sono i veri pilastri delle pace e della democrazia.