mercoledì 4 Ottobre 2017

Def, Sì dei socialisti alla nota di aggiornamento


Esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017

Dichiarazione di voto

Ci sono due punti nella relazione del Ministro dell’economia che vogliamo sottolineare: il primo è l’attenzione nei confronti dell’occupazione che, anche se lentamente e, purtroppo, soprattutto per i contratti a tempo determinato, continua a crescere. Per noi Socialisti quello dell’occupazione deve essere un obiettivo strategico irrinunciabile in qualunque programma di Governo: in particolare, chiediamo che venga sostenuta l’occupazione femminile, tuttora un punto dolente per lo sviluppo del nostro Paese.

Sono proprio le donne, ad agosto, a trainare la crescita dell’occupazione con un più 0,5 per cento su un mese. Il tasso di occupazione maschile è rimasto stabile al 67,5 per cento, ma quello femminile, che è cresciuto di due decimi di punto, si attesta al 48,9 per cento. È vero che è il più alto avvio delle serie storiche da quarant’anni, ma cosa indica questo dato? Che una donna su due in età da lavoro non è nel mercato del lavoro: dietro di noi solo la Grecia e siamo ben lontani dal 61,6 per cento della media dei “ventotto”. Sappiamo bene che alla base di queste percentuali sta il difficile rapporto famiglia-lavoro e a conferma sono le 30 mila donne che hanno dato le dimissioni in occasione della maternità. Questa situazione non si risolve da sola: servono politiche finalizzate.

Il secondo aspetto che ci sta a cuore è quello relativo al fardello del debito pubblico. Considerando che, al netto della spesa per la sterilizzazione delle clausole di aumento dell’IVA, la quantità di risorse è molto limitata, la richiesta di sforamento del deficit di bilancio è giustificata dalla presenza di misure per la crescita, per gli investimenti privati e pubblici e per i giovani e le giovani. Le misure avranno un impatto sulla crescita valutato in tre decimali in più del PIL e questo migliorerà certamente il rapporto tra debito e PIL. Dopo sette anni, il debito ha cominciato a diminuire nel 2015: l’Italia deve dimostrare di voler perseguire con forza la riduzione del debito senza pregiudicare la ripresa. I Socialisti voteranno a favore.