martedì 19 Luglio 2016

Commemorazione vittime attentato di Nizza


La festa della presa della Bastiglia è sacra in Francia perché simboleggia l’affermazione di libertà, eguaglianza, fraternità che sono alla base della nostra civiltà. Il barbaro attentato di Nizza che ha falcidiato centinaia di persone proprio in quella giornata è un colpo al cuore, l’ennesimo, forse quello più duro, alla nostra convivenza, anche se non si possono fare le graduatorie della crudeltà.

Subito dopo Dacca, la tragedia di Nizza. Dalla ferocia fanatica e primordiale di terroristi che si professano islamici, che torturano e uccidono coloro che non conoscono il Corano, tra i quali alcuni italiani, una nuova ma altrettanto crudele modalità nella voglia di fare strage: e ancora una volta l’ISIS si intesta l’attentato.

L’orrore senza fine ci costringe a fare i conti con il fatto che la guerra procede sempre più incessante, sempre più cruenta, sempre più ostinata. Colpire donne e uomini, bambine e bambini è un titolo di merito che, secondo le interpretazioni folli di una religione, consente di accedere al paradiso. Ma quale paradiso può mai essere promesso ai fanatici assassini di povere creature che avevano appena assistito ad uno spettacolo di fuochi d’artificio, un modo tradizionale in Francia di celebrare le feste nazionali?

Tutto il mondo è sotto tiro e nemmeno l’Italia è al riparo, così come non lo sono certo gli italiani e le italiane all’estero, già più volte colpiti, da Tunisi a Dacca, da Parigi a Nizza.

La reazione del mondo civile deve essere unitaria, decisa, ferma. Lotta senza tregua al terrorismo ma nel rispetto dello stato di diritto, delle libertà fondamentali, dei diritti umani e della dignità umana: non possiamo permetterci di minare le fondamenta della nostra civiltà.

La componente socialista esprime vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo francese.