giovedì 15 Dicembre 2016

Cerimonia di assegnazione del premio Lidu a Pia Locatelli


Il Premio annuale “Paolo Ungari” istituito dalla Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu Onlus) per celebrare la Dichiarazione Universale, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre del 1948, è stato assegnato per il 2016 a Pia Locatelli, presidente del Comitato permanente sui Diritti umani della Camera dei deputati e presidente onoraria dell’“Internazionale Socialista Donne”.

Nella motivazione, la Lidu evidenzia il costante impegno per i diritti umani e civili della deputata, da sempre attiva in particolare sulle questioni delle pari opportunità. Pia Locatelli ha inoltre seguito con attenzione i processi di democratizzazione in Cile, in Sudafrica e nei Balcani e il suo lavoro come parlamentare, sia a livello europeo (nella legislatura 2004-2009) che alla Camera dei deputati, ha riscosso numerosi apprezzamenti al di sopra delle differenziazioni politiche.

Negli scorsi anni il premio è stato assegnato, fra gli altri, a Emma Bonino, Franco Frattini, Andrea Riccardi, Arrigo Levi, alla popolazione di Lampedusa, a Daniel Barenboim, Elio Toaff, Marco Pannella ed a Luigi Manconi.

“L’assegnazione del premio a Pia Locatelli” – ha affermato Antonio Stango, presidente della Lidu – riconosce un intero percorso di vita, fino alle iniziative delle ultime settimane contro la schiavitù in Mauritania e per la protezione dei difensori dei diritti umani nel mondo”.
“Pia Locatelli – ha scritto in un messaggio la presidente della Camera Laura Boldrini – testimonia la forza e l’impegno quotidiano, cosa significhi agire con passione e al tempo stesso, con concretezza per la difesa dei diritti umani e civili e l’affermazione dei diritti delle donne”.

“Innanzitutto voglio ringraziare la LIDU – ha detto Pia Locatelli – per il grande onore che mi ha concesso con l’assegnazione di questo premio. La difesa dei diritti umani (mi piace di più del termine “diritti dell’uomo”) è sempre stato un tema a cui mi sono appassionata e dedicata con impegno, ma che – confesso – è stato anche fonte di frustrazione. Mi accade di avere la sensazione di mulinare nel vuoto, di fare la fine di Don Chisciotte o, nella migliore delle ipotesi, di svuotare il mare con un cucchiaino, ma immagino che anche tanti di voi siano passati, passino attraverso frustrazioni continue, che però non fermano chi dell’impegno per i diritti umani ha fatto una ragione di vita”.

Il testo dell’intervento

Il messaggio della presidente della Camera Laura Boldrini