Ordini del giorno – Pia Locatelli http://www.pialocatelli.info Una Socialista europea alla Camera per una Sinistra europea al Governo Fri, 30 Mar 2018 08:35:28 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.0.3 Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 http://www.pialocatelli.info/interventi-urgenti-in-favore-delle-popolazioni-colpite-dagli-eventi-sismici-del-2016/ http://www.pialocatelli.info/interventi-urgenti-in-favore-delle-popolazioni-colpite-dagli-eventi-sismici-del-2016/#respond Wed, 14 Dec 2016 17:35:02 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=4085
Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04158/018

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 14 dicembre 2016, seduta n. 714

La Camera,
premesso che:
in sede di conversione con modificazioni, del Decreto Legge 17 ottobre 2016, n. 189, che reca «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016» vengono ricomprese tutte le zone interessate dal fenomeno sismico che ha colpito la nostra Penisola a partire dallo scorso 24 agosto;
le disposizioni del presente decreto disciplinano gli interventi per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei comuni indicati nell’allegato 1; mentre, nell’allegato 2 sono ricompresi i comuni interessati dagli eventi sismici che, nel mese di ottobre, hanno colpito le medesime regioni;
la situazione della popolazione delle zone terremotate versa in condizioni gravissime a causa della violenza dell’evento tellurico che le ha colpite e del perpetrarsi dello stato emergenziale dovuto alla continue scosse di assestamento;
tra le funzioni attribuite al Commissario straordinario si rinviene quella di assicurare il monitoraggio degli aiuti previsti dal decreto al fine di verificare l’assenza di sovracompensazioni nel rispetto delle norme europee e nazionali in materia di aiuti di stato;
a tal proposito si ricorda che l’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) dichiara compatibili con il mercato interno «gli aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati dalle calamità naturali oppure da altri eventi eccezionali». Nella valutazione dei regimi di aiuto di cui all’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del TFUE, la Commissione europea (Decisione 14 agosto 2015 C(2015)5549 final 3) è tenuta a verificare che le circostanze relative alle calamità naturali invocate per giustificare la concessione dell’aiuto e che le seguenti condizioni siano soddisfatte, In particolare, deve essere dimostrato che il danno per cui viene concessa la compensazione sia una conseguenza diretta della calamità naturale e che l’aiuto non deve comportare una sovracompensazione del danno ma solo ovviare al danno provocato dalla calamità naturale,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di dichiarare, compatibilmente con le norme nazionali ed europee, i territori delle Province colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, del 26 ottobre e del 30 ottobre 2016, zone svantaggiate ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (CE) 1257/99 e dell’articolo 2 del decreto legislativo 16 aprile 1997, n. 146 ai fini di una completa ripresa economica e lavorativa degli stessi.
9/4158/18(Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Pastorelli, Lo Monte, Palese.

]]>
http://www.pialocatelli.info/interventi-urgenti-in-favore-delle-popolazioni-colpite-dagli-eventi-sismici-del-2016/feed/ 0
Stanziamento di fondi per la salute materna e infantile http://www.pialocatelli.info/stanziamento-di-fondi-per-la-salute-materna-e-infantile/ http://www.pialocatelli.info/stanziamento-di-fondi-per-la-salute-materna-e-infantile/#respond Sat, 19 Dec 2015 16:47:50 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=855
Atto Camera

Ordine del Giorno 9/03444-A/146

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Sabato 19 dicembre 2015, seduta n. 540

La Camera,
premesso che:
partire dal 2009, l’Italia ha drasticamente ridotto il proprio Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) compresi gli aiuti in campo sanitario e più specificamente nel campo della salute materna e infantile, della salute sessuale e riproduttiva e del rafforzamento dei sistemi sanitari;
fra gli impegni internazionali nel settore della salute materna ed infantile, di fondamentale importanza è la Muskoka Initiative on Maternal, Newborn and Child Health (2010-2015), a cui anche il nostro Paese ha aderito;
l’iniziativa di Muskoka ha inteso rappresentare il contributo dei Paesi G8 alla Global Strategy for Women’s and Children’s Health, lanciata a settembre 2010 dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e che oltre 90 Paesi vi hanno aderito;
l’Italia ha assunto l’impegno di contribuirvi con 75 milioni di dollari per il periodo 2011-2015, da considerare in aggiunta ai già previsti finanziamenti in tema di salute materna ed infantile, partendo dalla base line del 2008;
nel documento del Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (MAECI), dal titolo «G7 – Salute materna e infantile, Muskoka Initiative», si evidenziava «la difficoltà del nostro Paese a rispettare l’impegno assunto, a causa delle più limitate disponibilità di bilancio della Cooperazione allo sviluppo»;
lo stesso documento indicava che «per l’anno 2014 si prevede comunque una ripresa, dovuta al nuovo contributo italiano al Fondo Globale per la lotta ad AIDS, malaria e tubercolosi» ed infatti a maggio 2014, l’Italia ha erogato 30 milioni di euro (circa 40 milioni di dollari), la prima tranche dei 100 milioni di euro previsti per il triennio 2014-2016 (30 milioni di euro nel 2015 e 40 milioni di euro nel 2016);
la cooperazione sanitaria, e la cooperazione italiana in generale, dopo un periodo di tagli, sta lentamente riprendendo una dimensione internazionale che è consona al ruolo che il nostro Paese ha sempre svolto in tema di cooperazione internazionale,

impegna il Governo

nel quadro degli adempimenti connessi alla Presidenza italiana del Vertice G7, per il triennio 2016-2018, ad autorizzare lo stanziamento di 15 milioni di euro aggiuntivi a decorrere dall’anno 2016, finalizzato al finanziamento della partecipazione italiana alla Global Strategy for Women’s and Children’s Health.
9/3444-A/146Locatelli, Zampa, Quartapelle Procopio, Garavini, Picchi, Alli, Rabino, Fitzgerald Nissoli, Cirielli, Manzi.

]]>
http://www.pialocatelli.info/stanziamento-di-fondi-per-la-salute-materna-e-infantile/feed/ 0
Contro la pornografia infantile http://www.pialocatelli.info/contro-la-pornografia-infantile/ http://www.pialocatelli.info/contro-la-pornografia-infantile/#respond Sun, 04 Oct 2015 16:36:00 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=835 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/03238/001

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 4 novembre 2015, seduta n. 515

  La Camera,

premesso che:

il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo che stabilisce una procedura di presentazione di comunicazioni, adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2011 è inteso a rafforzare la salvaguardia dei diritti dei minorenni attraverso la presentazione di segnalazioni o di vere e proprie denunce al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, colmando una grave lacuna che indeboliva una piena attuazione di questo testo convenzionale rispetto a quanto accade per le altre grandi convenzioni sui diritti umani nell’ambito delle Nazioni Unite;

il Protocollo delinea nuovi scenari per la difesa dei diritti dei minori, perché nella procedura individuale il minore non dovrà necessariamente essere accompagnato da un rappresentante legale e le segnalazioni di violazioni sistematiche dei diritti dei minori potranno essere fatte da associazioni o altri soggetti che ne abbiano conoscenza;

il disegno di legge n. 3238 del Governo, dispone l’autorizzazione alla ratifica e l’esecuzione del Protocollo in oggetto;

in base all’articolo 12, paragrafo 1, del Protocollo, ogni Stato parte del presente Protocollo può, in ogni momento, dichiarare che riconosce la competenza del Comitato ad accettare e considerare le comunicazioni in cui uno Stato parte afferma che un altro Stato parte non sta adempiendo ai propri obblighi sulla base di una serie di strumenti pattizi quali la Convenzione sui diritti del fanciullo, il Protocollo opzionale alla Convenzione sul traffico di bambini, la prostituzione infantile e la pornografia infantile ed il Protocollo opzionale alla Convenzione sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati;

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di provvedere, direttamente all’atto della ratifica, alla formulazione della dichiarazione opzionale di cui all’articolo 12, paragrafo 1, così come fortemente auspicato dalle associazioni del Terzo Settore che si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

9/3238/1. (Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Zampa.

]]>
http://www.pialocatelli.info/contro-la-pornografia-infantile/feed/ 0
Personale impiegato nelle province http://www.pialocatelli.info/personale-impiegato-nelle-province/ http://www.pialocatelli.info/personale-impiegato-nelle-province/#respond Tue, 04 Aug 2015 16:34:13 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=833 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/03262/019

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Martedì 4 agosto 2015, seduta n. 475

  La Camera,

premesso che:

l’articolo 4 del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, interviene nell’ambito della ricollocazione del personale delle province. In particolare il comma 2 dispone il trasferimento presso l’amministrazione in cui presta servizio del personale delle province che, alla data di entrata in vigore del provvedimento in esame, si trova in posizione di comando, distacco o altri istituti comunque denominati presso altra pubblica amministrazione;

si ritiene importante inserire nel decreto-legge norme per il personale impiegato nelle società partecipate dalle province e dalle città metropolitane;

al personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato delle società o degli enti partecipati dalle province e città metropolitane, che risultino in fase di scioglimento o in liquidazione al momento del trasferimento delle funzioni, in ottemperanza alle norme dalla legge Delrio (legge 7 aprile 2014, n. 56), o per i quali sussistano i presupposti per lo scioglimento e la messa in liquidazione, dovrebbero applicarsi le disposizioni previdenziali in materia di regime di accesso al trattamento pensionistico, vigenti prima dell’entrata in vigore dell’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, a condizione che risultino in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi al 31 dicembre 2016;

per coloro che, invece, non rientrano nelle previsioni precedentemente esposte, si dovrebbe procedere ad una ricollocazione in mobilità presso società controllate direttamente o indirettamente da pubbliche amministrazioni;

la XI Commissione lavoro ha iniziato in data 30 luglio 2015 l’esame di alcune proposte di legge (C. 2514 e abb.) che prevedono il settimo intervento di salvaguardia a favore dei lavoratori esodati,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di risolvere quanto prima la questione del personale delle società partecipate dalle province e dalle città metropolitane in uno dei provvedimenti attualmente all’esame del Parlamento.

9/3262/19. (Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Pastorelli.

]]>
http://www.pialocatelli.info/personale-impiegato-nelle-province/feed/ 0
Detrazioni alle scuole private http://www.pialocatelli.info/detrazioni-alle-scuole-private/ http://www.pialocatelli.info/detrazioni-alle-scuole-private/#respond Wed, 20 May 2015 16:42:27 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=845 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/02994-A/117

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 20 maggio 2015, seduta n. 431

  La Camera,

premesso che:

la scuola è risorsa fondamentale per il Paese e, per questo, va salvaguardata e sostenuta, valorizzandone le potenzialità e promuovendone l’arricchimento dell’offerta formativa;

l’articolo 33, terzo comma, della Costituzione, stabilisce che «Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato» e demanda al contempo, al comma 4, alla legge il compito di «fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità assicurando loro piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali»;

l’articolo 19 del presente disegno di legge introduce una detrazione delle spese sostenute per la frequenza scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado del sistema nazionale di istruzione, per un importo annuo non superiore a 400 euro per alunno o studente delle scuole paritarie e delle scuole private;

tale disposizione, oltre a contrastare, a nostro parere, con il richiamato dettato costituzionale, rappresenta una inopinata destinazione di risorse pubbliche a favore di enti e istituti privati mentre allo stesso tempo le scuole statali versano in condizioni di estrema precarietà in materia di edilizia scolastica, per la carenza di sussidi didattici, l’impossibilità di qualsivoglia implementazione o ammodernamento degli strumenti informatici a disposizione, del definitivo superamento del precariato nella scuola che il presente disegno di legge non soddisfa pienamente o, da ultimo, quando tarda da tempo il rinnovo dei contratti del personale scolastico;

ciò detto, la destinazione di risorse del contribuente verso la scuola privata non solo non risulta utile al miglioramento dell’offerta formativa, tanto meno serve ad ampliare per i giovani le possibilità di accesso;

riaffermato il principio che ogni cittadino è libero di destinare alla scuola privata risorse aggiuntive che facilitino il conseguimento degli scopi sociali che gli Enti e Istituti perseguono,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni di cui in premessa al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere effettive detrazioni fiscali solo a favore delle famiglie il cui reddito per nucleo famigliare non supera i 60.000 euro annui.

9/2994-A/117. Locatelli, Di Lello, Di Gioia, Fava, Pastorelli.

 

]]>
http://www.pialocatelli.info/detrazioni-alle-scuole-private/feed/ 0
Valorizzazione porto di Taranto http://www.pialocatelli.info/valorizzazione-porto-di-taranto/ http://www.pialocatelli.info/valorizzazione-porto-di-taranto/#respond Thu, 26 Feb 2015 16:44:19 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=849 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/02894/014

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

  La Camera,

premesso che:

in sede di conversione del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1 si rileva che il provvedimento intende imprimere una svolta negli interventi di bonifica, riqualificazione e rilancio della città e dell’area di Taranto, con una particolare attenzione alle emergenze industriali, storiche e culturali;

in particolare preme rilevare che l’articolo 7 estende i poteri del Commissario straordinario del Porto di Taranto, nominato nel 2012, a tutti gli interventi infrastrutturali necessari per l’adeguamento e l’ampliamento del Porto medesimo nonché per quelli relativi al sistema logistico portuale a retroportuale. In altre parole, i poteri del Commissario straordinario sono estesi a tutte quelle opere e a quegli interventi infrastrutturali necessari per l’ampliamento e l’adeguamento del porto, affinché l’infrastruttura risponda agli standard competitivi dell’area mediterranea, con riflessi positivi per la celerità dei trasporti marittimi e per lo sviluppo competitivo dell’intero Paese;

al fine di garantire una fondamentale accelerazione e semplificazione per la realizzazione di tali opere ed interventi, l’acquisizione degli atti di assenso degli enti locali, regionali, dei ministeri e altri enti competenti, devono essere resi – si precisa nel decreto-legge – entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario straordinario del porto di Taranto;

si è cercato, dunque, di imprimere una svolta positiva al fine di coinvolgere maggiormente, nelle attività dello scalo marittimo jonico, le istituzioni e le aziende del territorio, per le quali, il Porto di Taranto, rappresenta il naturale «gateway» marittimo per i collegamenti con il Medio Oriente, l’Africa Settentrionale, l’Estremo Oriente e tutti i porti del Mediterraneo. Il Porto di Taranto si potrebbe pertanto candidare a diventare lo scalo di riferimento per tutto il traffico croceristico alimentato dal bacino territoriale lucano, particolarmente noto, a livello nazionale ed internazionale grazie ai «Sassi di Matera», patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1993;

il concreto coinvolgimento degli attori di cui sopra dovrebbe inoltre essere orientato ad un processo di integrazione tra il porto e il territorio attraverso una riqualificazione del waterfront portuale supportato da una politica di promozione dello scalo, anche in funzione di un auspicabile sviluppo del traffico turistico,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di adottare, ogni iniziativa utile mirata ad incentivare la vocazione turistica del Porto di Taranto e le relative prospettive di sviluppo, attraverso nuove opportunità per il traffico passeggeri e la nautica da diporto al fine di consentire la concreta valorizzazione di una delle aree più suggestive della città di Taranto.

9/2894/14. Locatelli, Labriola.

]]>
http://www.pialocatelli.info/valorizzazione-porto-di-taranto/feed/ 0
Empowerment delle donne http://www.pialocatelli.info/empowerment-delle-donne/ http://www.pialocatelli.info/empowerment-delle-donne/#respond Thu, 17 Jul 2014 16:40:06 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=841 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/02498-A/002

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Giovedì 17 luglio 2014, seduta n. 266

  La Camera,

premesso che:

il disegno di legge C. 2498 persegue tra gli obiettivi fondamentali:

tutelare e affermare i diritti umani, la dignità dell’individuo, l’uguaglianza di genere, le pari opportunità (articolo 1, comma 2 lettera b));

prevenire i conflitti, sostenere i processi di pacificazione, di riconciliazione, di stabilizzazione post-conflitto (articolo 1 comma 2 lettera c));

l’empowerment delle donne è parte integrante delle politiche per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità;

nella nuova programmazione è importante prevedere azioni positive a favore delle donne del Sud del mondo, ambito nel quale la cooperazione italiana si è distinta finora;

sono prioritarie azioni di contrasto alla violenza sulle donne e sui minori nelle situazioni di conflitto e post-conflitto, come tra l’altro previsto da numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (1325 e altre);

l’Italia ha finora riservato particolare attenzione al contenimento e al contrasto della violenza su donne e minori in diverse aree di conflitto (Afghanistan, Libano, Palestina, Somalia…);

260 parlamentari di 134 Paesi hanno sottoscritto uno Statement of commitment ai governi per includere i principi del Cairo ’94 nella futura Agenda per lo sviluppo trasmesso al Viceministro Pistelli in occasione di un recente incontro tra lo stesso ed esponenti del gruppo di lavoro parlamentare (Camera e Senato) «Salute globale e diritti delle donne»,

impegna il Governo:

a dedicare attenzione e priorità alle politiche per l’uguaglianza di genere in generale e alle politiche per l’empowerment delle donne in particolare;

a rinnovare l’impegno per il contrasto alla violenza sulle donne e sui minori anche nelle politiche di cooperazione;

a includere nell’Agenda i principi del Cairo ’94 così come contenuti nello Statement of Commitment.

9/2498-A/2. Locatelli, Di Salvo.

]]>
http://www.pialocatelli.info/empowerment-delle-donne/feed/ 0
Divorzio breve http://www.pialocatelli.info/divorzio-breve-2/ http://www.pialocatelli.info/divorzio-breve-2/#respond Thu, 29 May 2014 16:46:02 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=851  

Ordine del Giorno 9/00831-A/003

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Giovedì 29 maggio 2014, seduta n. 236

  La Camera,

premesso che:

la legge di 40 anni fa, quasi identica a quella di oggi se non per la riduzione dei tempi per il divorzio da cinque a tre anni, prevede due fasi prima di arrivare allo scioglimento o alla cessazione degli effetti civili del matrimonio;

nella prima fase, quella della separazione, la coppia deve rivolgersi al tribunale; una volta pronunciata la sentenza di separazione e trascorsi tre anni dalla stessa, deve essere promosso un secondo giudizio, quello per il divorzio. Solo quando la sentenza di divorzio è passata in giudicato – e a volte avviene dopo molti anni –, il matrimonio è sciolto;

questa complessa procedura comporta due giudizi, due sentenze, due difensori da pagare e, per i casi in cui la separazione sia consensuale, una media di almeno cinque anni di attesa. Considerato che, in genere difficilmente si registra il consenso da parte di ambedue gli ex coniugi, per la sentenza occorrono a volte anche dieci, dodici anni;

obiettivamente la legge in vigore appare «disconnessa», lontana dalle esigenze delle coppie che decidono di non continuare un percorso di vita insieme e vogliono garantirsi la possibilità di ricostruire nuovi percorsi affettivi;

quello che allora fu voluto dal legislatore, il doppio percorso e i tempi lunghi, come deterrente allo scioglimento del vincolo, oggi appare un anacronistico ostacolo anche alla formalizzazione delle scelte di vita che nel frattempo sono maturate;

l’obiettivo della nuova legge è di snellire le procedure burocratiche, incentivare le separazioni consensuali e ridurre i litigi in tribunale garantendo anche il benessere dei figli;

in Italia c’è un problema di tempi, di «ingolfamento» degli uffici giudiziari e di costi che sono assai più gravosi di quelli sostenuti in quasi tutti gli altri Paesi europei, tanto che da qualche anno si è andato affermando il «turismo da divorzio»;

occorre superare la fase della separazione, necessaria per ottenere il divorzio, che di fatto comporta due sentenze, due giudizi, due difensori da pagare e, per i casi in cui la separazione sia consensuale, una media di almeno cinque anni di attesa. Una procedura, voluta dall’allora legislatore come deterrente allo scioglimento del vincolo, ma che ormai risulta di ostacolo anche alla formalizzazione delle scelte di vita che nel frattempo sono maturate;

in Finlandia, Svezia e Austria, la separazione non esiste. In altri, come la Spagna, la Germania e la Francia, è prevista solo la «separazione di fatto» per un certo periodo prima dell’avvio della procedura per il divorzio vero e proprio senza che ciò comporti la celebrazione di due giudizi distinti;

è necessario adeguarsi a quanto avviene nel resto d’Europa, consentire un risparmio per le coppie che hanno deciso di sciogliere il vincolo matrimoniale, e contribuire ad alleggerire i nostri tribunali civili troppo spesso intasati da procedimenti inutili e onerosi,

impegna il Governo

ad adottare ulteriori iniziative legislative volte a prevedere che nel caso non vi siano figli minori, i coniugi possono domandare congiuntamente, anche se non sia stata proposta domanda di separazione, lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

9/831-A/3. Locatelli, Schirò, Di Lello, Di Gioia, Pastorelli, Verini, Morani, Marzano, Amoddio, Ermini, Giuliani, Rostan, Tartaglione, Mattiello, Campana, Marroni, Giuditta Pini, Rossomando, Vazio, Leva, Greco, D’Alessandro, Moretti, Tinagli.

]]>
http://www.pialocatelli.info/divorzio-breve-2/feed/ 0
Chiusura ospedali psichiatrici giudiziari http://www.pialocatelli.info/chiusura-ospedali-psichiatrici-giudiziari/ http://www.pialocatelli.info/chiusura-ospedali-psichiatrici-giudiziari/#respond Wed, 28 May 2014 16:43:18 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=847 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/02325/003

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 28 maggio 2014, seduta n. 235

  La Camera,

premesso che:

gli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) ospitano oltre 1000 persone, donne e uomini malati che hanno commesso reati, ma che non per questo vanno abbandonati; di essi quasi 400 sono «in proroga» cioè rinchiusi oltre il limite temporale previsto perché nessun altro centro è in grado di ospitarli;

la Commissione di inchiesta sugli OPG condotta dal senatore Marino ha denunciato che questi ospedali psichiatrici giudiziari presentano gravissime ed inaccettabili carenze strutturali igienico-sanitarie, le competenze medico specialistiche disponibili sono insufficienti rispetto al numero delle presenze, le pratiche cliniche, in particolare quelle delle contenzioni fisiche e ambientali, sono inadeguate e, spesso, lesive della dignità delle persone, in tutto ciò ricalcando le orme dei vecchi manicomi;

per porre fine alla realtà degli OPG, luoghi di degrado quando non di tortura, certamente indegni di un Paese civile, già con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 1o aprile 2008, in attuazione del decreto legislativo n. 230 del 1999, relativo al riordino della medicina penitenziaria, era stata prevista la chiusura degli OPG ed il trasferimento, entro il 2010, degli internati nelle strutture sanitarie regionali gestite dalle ASL;

successivamente il decreto-legge n. 211 del 2011 aveva fissato al 1o febbraio 2013 il termine per le chiusure degli OPG, termine poi prorogato con decreto-legge n. 24 del 2013 al 1o aprile 2014;

il decreto-legge in esame proroga nuovamente il termine per la chiusura degli OPG al 31 marzo 2015;

tutte queste proroghe sono imputabili ai ritardi nella realizzazione delle strutture di accoglienza da parte delle Regioni che sono rimaste inerti e inadempienti rispetto ai compiti loro affidati;

non sono chiare le cause di questo grave ritardo da parte delle Regioni nell’attuare uno specifico programma relativo ai progetti dei luoghi riabilitativi, pur conoscendo i criteri ed i parametri strutturali ormai da mesi;

il Governo è chiamato a provvedere in via sostitutiva qualora permanesse il ritardo delle Regioni nella realizzazione e riconversione delle strutture e delle iniziative per il superamento degli OPG,

impegna il Governo

a valutare i criteri di ripartizione del fondo regionale della sanità, introducendo una misura sanzionatoria per le Regioni che dovessero risultare ancora una volta inadempienti, nonostante l’ennesima proroga.

9/2325/3. (Testo modificato nel corso della seduta) Locatelli, Di Lello, Di Gioia, Pastorelli.

]]>
http://www.pialocatelli.info/chiusura-ospedali-psichiatrici-giudiziari/feed/ 0
Contrasto al gioco d’azzardo http://www.pialocatelli.info/contrasto-al-gioco-dazzardo/ http://www.pialocatelli.info/contrasto-al-gioco-dazzardo/#respond Fri, 20 Dec 2013 16:41:31 +0000 http://www.pialocatelli.info/?p=843 Atto Camera

 

Ordine del Giorno 9/01865-A/031

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Venerdì 20 dicembre 2013, seduta n. 142

  La Camera,

premesso che:

il gioco d’azzardo attraversa una fase in continua espansione e trasformazione rispetto alle modalità in cui storicamente si presentava. Il rinnovato allarme sociale si fonda ed è giustificato da alcune caratteristiche del «moderno» gioco d’azzardo che ne accentuano la pericolosità: la spesa, nel 2012, degli italiani è stata di circa 85 miliardi di euro, a fronte di un gettito erariale pari a soli 8 miliardi di euro. Se si pensa che nel 2000 la spesa era poco più di 14 miliardi, il fatturato risulta quintuplicato;

le difficoltà che ogni anno lo Stato italiano incontra per far quadrare i propri bilanci aumentano esponenzialmente, comportando spesso tagli ai servizi fondamentali quali, ad esempio, istruzione, sanità, incentivi al mondo del lavoro;

le cosiddette videolottery (VLT), che ricomprendono poker online, slot con jackpot, roulette e blackjack, in base all’articolo 1 comma 479 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, hanno una tassazione pari al 5 per cento dell’ammontare delle somme giocate;

il gioco del Bingo, introdotto in Italia con il decreto ministeriale n. 29 del 2000, prevedeva inizialmente una tassazione sull’ammontare delle somme giocate pari al 20 per cento. Tale percentuale di tassazione fu ridotta all’11 per cento secondo quanto disciplinato dalla legge n. 44 del 2012, quasi dimezzando il prelievo erariale derivante da questo tipo di gioco;

mediamente ogni italiano spende più di 1.700 euro all’anno per il gioco d’azzardo;

questo dato non tiene conto della rilevante quota del sommerso, che in alcune regioni sfiora il 50 per cento;

secondo una recente ricerca i giocatori problematici sono per un 50 per cento disoccupati che tentano la fortuna, 25 per cento casalinghe e il 17 per cento studenti e pensionati. I ragazzi tra i 15 e i 19 anni crescono con la media del 13 per cento annuo;

le nuove modalità con cui è possibile giocare d’azzardo hanno in comune alcune caratteristiche quali la velocità della giocata, la facile accessibilità dei giochi (ormai quasi tutti gli esercizi commerciali sono dotati di slot), la «normalizzazione» del gioco d’azzardo, la legalizzazione – visto che il primo promotore è lo Stato – che inculcano nel giocatore la sensazione di avere quasi il dovere di provarci che, rafforzata dal contesto, elude o minimizza la presa di coscienza del pericolo di una dipendenza che man mano si consolida;

l’organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme affermando che quasi 1 milione di italiani sono giocatori patologici;

di recente, il disegno di legge 13 settembre 2012 n. 158 (articolo 5), ha inserito la ludopatia nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia;

ogni giocatore patologico costa al sistema sanitario nazionale circa 38 mila euro all’anno di cure per guarire da tale dipendenza;

nella legge di stabilità 2011, legge n. 220 del 2010, l’articolo 1 comma 70 contiene un preciso impegno del Governo: «Con decreto interdirigenziale del Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e del Ministero della salute sono adottate, d’intesa con la Conferenza unificata, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, linee d’azione per la prevenzione, il contrasto e il recupero di fenomeni di ludopatia conseguente a gioco compulsivo»,

impegna il Governo

ad intervenire incrementando gli introiti derivanti dal gioco d’azzardo sia attraverso l’aumento del prelievo erariale sull’ammontare delle somme giocate derivanti da videolottery e bingo, sia contrastando con ogni forma e mezzo il gioco illegale che sottrae rilevanti introiti all’erario e alimenta la criminalità organizzata, al fine di poterne in parte reinvestire per la cura dei malati patologici di ludopatia.

9/1865-A/31. Locatelli, Di Lello, Di Gioia, Pastorelli.

 

]]>
http://www.pialocatelli.info/contrasto-al-gioco-dazzardo/feed/ 0