mercoledì 23 Settembre 2015

Bergamo, immigrati al Parco dei Colli


Atto Camera

 

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01713

presentato da

LOCATELLI Pia Elda

testo di

Mercoledì 23 settembre 2015, seduta n. 488

  LOCATELLI. — Al Ministro dell’interno . — Per sapere – premesso che:

Ca’ Matta è una struttura del Parco dei Colli di Bergamo situata nel comune di Ponteranica in località Maresana; è centro educativo che offre percorsi di educazione e sostenibilità ambientale rivolti a gruppi e a scuole di ogni ordine e grado; è ostello della gioventù, destinato al turismo giovanile, scolastico, sociale e di gruppo, in grado di ospitare alcune decine di persone, anche in autogestione;

dal mese di giugno 2010 Ca’ Matta è gestita da Sol.Co. città aperta, un consorzio di cooperative sociali che opera a Bergamo e nel suo hinterland, nell’ambito territoriale di Dalmine e di Seriate;

già nell’estate 2014, su richiesta della prefetta di Bergamo, dottoressa Francesca Ferrandino, e con il consenso dell’assemblea dei sindaci, ente preposto alla gestione del Parco dei Colli, nella struttura era stato ospitato un gruppo di rifugiati/richiedenti asilo;

anche nel mese di agosto 2015 la stessa struttura era stata individuata e utilizzata come tappa provvisoria di circa un mese per 30/40 profughi;

a seguito di tale iniziativa alcuni sindaci di comuni facenti parte del Consorzio Parco dei Colli hanno dichiarato di aver bloccato il pagamento delle quote del Parco (sindaco di Torre Boldone) o indicato agli uffici di attendere istruzioni prima di effettuare i bonifici (sindaco di Sorisole);

come riportato da L’Eco di Bergamo il 5 settembre 2015, l’assessora all’ambiente della regione Lombardia è intervenuta nella questione minacciando il taglio del contributo al Parco dei Colli, motivando questa intenzione con l’uso improprio della struttura: «Di fronte al persistere di utilizzi impropri delle strutture dei parchi regionali lombardi, enti di diritto pubblico istituiti con legge regionale – ha detto l’assessora Claudia Terzi – è pertanto mia intenzione procedere, con gli strumenti adeguati, ad una revisione dei trasferimenti regionali che tenga conto, come fattore penalizzante, dell’utilizzo improprio del patrimonio affidato alla gestione dei parchi stessi»;

sullo stesso argomento l’assessora all’ambiente ha dichiarato: «L’accoglienza non può e non vuole essere favorita in alcun modo dalla regione (…)» (dall’inserto di Bergamo de Il Corriere della Sera dell’8 agosto 2015);

il 16 settembre 2015 il consiglio regionale lombardo ha approvato una nuova legge quadro sul turismo, stanziando fondi per 25 milioni di euro; all’articolo 72 la nuova legge prevede che i contributi regionali legati a questo provvedimento non siano destinabili a strutture alberghiere e non alberghiere, il cui fatturato negli ultimi tre anni non sia stato integralmente legato ad attività turistica;

la tragedia che si sta svolgendo nel Mediterraneo, con i barconi carichi di disperati che sono in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni nei loro Paesi di origine, impone una collaborazione tra le istituzioni che permetta di organizzare per queste persone, con gli strumenti e le strutture a disposizione, un’accoglienza organizzata, come previsto dal diritto internazionale;

in passato i predecessori del Ministro interrogato, anche di orientamento politico diverso (dai Ministri Scajola e Pisanu all’attuale presidente della giunta lombarda Maroni, che da Ministro dell’interno nel 2011 dichiarò l’emergenza per il Nord Africa), chiesero alle regioni di mettere a disposizione strutture e offrire ospitalità;

rifugiati e richiedenti asilo hanno diritto all’accoglienza e le comunità bergamasca e lombarda si sono sempre contraddistinte per spirito solidale e per generosità anche attraverso numerose attività di volontariato –:

quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di assicurare politiche compatibili con il diritto internazionale, con gli impegni espressi dal nostro Paese in occasione dei Consigli europei, quale quello del 14 settembre 2015 tra Ministri dell’interno dell’Unione europea, e in altri incontri a livello europeo in tema di accoglienza di profughi e richiedenti asilo.

(3-01713)