mercoledì 11 Settembre 2013

Anniversario del colpo di stato in Cile


11 settembre 2013 Anniversario del colpo di stato in Cile

 

Signor Presidente, vorrei ricordare che oggi celebriamo il quarantesimo anniversario del golpe in Cile e quindi ricordiamo anche la morte di Salvador Allende, colpo di stato che ha portato il Cile alla dittatura (Applausi). Con quel golpe cominciò la lunga notte della democrazia cilena, una notte durata ben sedici anni. Oggi ricordiamo le migliaia di persone uccise, scomparse, torturate: lavoratori, intellettuali, dirigenti sindacali, donne e uomini, ragazze e ragazzi giovanissimi. Quel golpe ha segnato le generazioni nate a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta, colpendo l’opinione pubblica internazionale e suscitando manifestazioni di protesta in Italia e nel mondo.

In quarant’anni tante le analisi, a volte molto, troppo severe nei confronti di Allende e del suo Governo. Noi non siamo qui ad esprimere giudizi politici, ma affermiamo con convinzione che Allende era guidato dai valori della giustizia sociale e della libertà e impegnato nella lotta alle insopportabili disuguaglianze sociali.

Certamente imporre il socialismo con il 36 per cento dei voti era velleitario, così come erano azzardate le spinte oltranziste dei socialisti di Altamirano e il popolo cileno pagò un prezzo altissimo per quell’estremismo, con sedici anni di dittatura dura e crudele. Soltanto nel 1988 masse popolari di opinioni politiche diverse, ma accomunate dall’ideale democratico, furono capaci di unirsi e sconfiggere Pinochet con la partecipazione democratica al plebiscito.

Ero parte della delegazione di osservatori internazionali al plebiscito e posso dire che è stata una delle esperienze politiche più intense ed emozionanti della mia vita, che ha segnato il mio impegno a favore dell’America latina negli anni successivi.

Un’ultima cosa, ancora un minuto: in questa occasione voglio ricordare con grande, e sottolineo, grande orgoglio, il ruolo dell’ambasciata italiana e del personale diplomatico e amministrativo, perché ha aiutato le persone con grande dedizione. Voglio ricordare i loro nomi: Piero De Masi, Roberto Toscano, Damiano Spinola, Livia Meloni e Cesare Rampioni.