mercoledì 22 Maggio 2013

Aborto, la 194 dopo 35 anni ancora disattesa


“La legge 194, sulla quale a 35 anni dalla sua applicazione c’è ancora chi vuole tornare indietro, non è solo la legge che consente l’aborto legale, sicuro e gratuito per le donne che non possono o non vogliono portare avanti una gravidanza, ma anche e soprattutto, come recita il suo titolo, la legge che tutela la maternità, dando la possibilità a chi vuole essere madre”. Lo afferma Pia Locatelli, presidente onoraria dell’Internazionale socialista donne e parlamentare del Psi alla Camera. “Purtroppo l’offensiva mai finita contro l’autodeterminazione delle donne e la loro libertà di scelta, fa sì che di volta in volta si tenti di rimettere mano alla 194 in nome del diritto alla vita. La verità è che non si è mai data piena attuazione a quella parte della legge che avrebbe dovuto tutelare le donne che vogliono portare avanti la gravidanza. Al contrario, negli ultimi anni, abbiamo assistito da parte di alcune amministrazioni regionali al progressivo smantellamento dei consultori che dovrebbero svolgere un ruolo informativo e educativo per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Questo è avvenuto proprio da parte di chi affermava di proteggere la vita a parole ma che nei fatti ha solo creato ostacoli e difficoltà alle donne. Difficoltà che sono ulteriormente aumentate con l’aumento degli obiettori di coscienza, che spesso disattendono in limiti della legge, costringendo le donne a dilatare al limite della sicurezza i tempi dell’intervento o a estenuanti pellegrinaggi in altre regioni”


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